IL FUTURO
La classifica ATP dice che il suo best ranking di numero 33 risale già ad un paio d’anni fa, e da allora non è riuscito ad andare più su. Ma questo non vuol dire che in assoluto non abbia le qualità per crescere ancora, anzi. Il tennis è un tragitto, che ognuno percorre coi suoi tempi e semplicemente il croato è arrivato in alto prima degli altri, quando non era ancora pronto per rimanerci in pianta stabile. Per questo vien da pensare che il meglio debba ancora venire, accompagnato da un servizio via via sempre più efficace e da un dritto che resterà sempre il suo colpo meno nobile, ma intanto è più solido di qualche tempo fa. Coric è uno dei padri fondatori della Next Gen, da tempo fra i primi 50 del ranking mondiale, con i coetanei del 1996 che lo guardano dal basso verso l’alto. Il carattere fumantino gli è costato qualche sconfitta di troppo (e qualche racchetta finita in frantumi), ma il traguardo finale non l’ha affatto perso di vista: «
Non vinci gli Slam e non diventi uno dei più forti giocatori del mondo se non dai il 100% in ogni occasione», ha sempre detto. E ora è il momento di rispettare le promesse, compatibilmente con ciò che gli può permettere il suo tennis. Un buon scommettitore non punterebbe su di lui come campione da copertina (anche se è già finito sulla mitica September Issue di Vogue, merito anche di un management attento), e nemmeno come il primo dei giovani a coccolare in salotto uno dei trofei del Grand Slam. Però deve ancora compiere 21 anni e appena i super big di oggi si faranno da parte, una poltrona di prestigio avrà anche le sue iniziali.
Gli altri protagonisti delle Next Gen Finals:
DANIIL MEDVEDEV (Caldara)
HYEON CHUNG (Bisti)
JARED DONALDSON (Bisti)