IL FUTURO
Chung ha cominciato a giocare a tennis perché aveva problemi alla vista. L'oculista gli disse che focalizzare lo sguardo sul colore verde gli avrebbe fatto bene. E così papà, ex giocatore e oggi professore di educazione fisica, lo ha portato in campo, perché il giallo della pallina non si discostava troppo dal verde. Ben presto sono arrivati i successi: a 12 anni, si è imposto all'Eddie Herr e all'Orange Bowl, con l'IMG pronta a fargli firmare un bel contratto. Il legame con gli States si è intensificato nel 2013, quando per un paio d'anni lo hanno piazzato a Bradenton, al campionificio di Nick Bollettieri. Percorso simile a quello di Nishikori, ma Hyeon non si è trovato bene. La nostalgia di casa lo ha convinto a tornare a Seul, dove oggi è la punta di diamante del Samsung Tennis Team. Anche perché a Seul non è (ancora) accerchiato da fans e paparazzi: «
Non sento alcuna pressione: in Corea il tennis non è molto popolare, viene dopo altre discipline». Restare in Corea è dunque la soluzione più comoda, ma Hyeon ha ammesso che la qualità della sua vita è migliorata da quando ha appreso i primi rudimenti dell'inglese. Il suo più grande merito, tuttavia, è stato vincere gli Asian Games nel 2014. Non tanto per la medaglia d'oro (colta in doppio), ma perché ha evitato il servizio militare... pesante. «
Se avessi perso in finale avrei dovuto fare due anni nell'esercito coreano, invece me la sono cavata con un addestramento di quattro settimane. È stato un periodo interessante, ho anche imparato a sparare”. Ma la divisa dell'esercito è destinata a restare un ricordo. Lo vedremo indossare brand ben più prestigiosi, con la IMG che già si frega le mani, ansiosa di mettere le mani sul maxi-mercato coreano.
Gli altri protagonisti delle Next Gen Finals:
DANIIL MEDVEDEV (Caldara)