CAMBIA ANCHE ELISE MERTENS
L'avvicinamento con Wawrinka, che poi sarebbe stata l'origine della sua carriera da coach, è nato per caso: il padre di Dimitri lavorava in un centro per disabili a Saint Barthelemy (dove risiedeva la famiglia Wawrinka) e lì insegno a suonare la balalaika a Wolfram Wawrinka, padre di Stan. Le famiglie iniziarono a frequentarsi e così iniziò la collaborazione, terminata – non senza qualche rimpianto – nel 2010. Tre anni dopo, è giunta la chiamata di Timea Bacsinszky. Aveva già smesso di giocare, si era dedicata a fare la barista in un resort alpino, ma una mail che le comunicava la possibilità di giocare il Roland Garros la convinse a riprovarci. Pur senza avere grandi risorse, scelse di chiamare proprio Zavialoff ed è iniziato un periodo di successi clamorosi, culminato con due semifinali a Parigi e un quarto a Wimbledon. Adesso c'è una nuova avventura, l'affascinante scommessa di riportare la Konta ai livelli del biennio 2016-2017, magari ancora più in alto. Si dice che Zavialoff sia un tipo tranquillo, caratterialmente simile a Esteban Carrill, l'uomo che l'aveva seguita fino al 2016, con il quale aveva ottenuto i primi grandi risultati (su tutti, la semifinale all'Australian Open). In pieno periodo di offseason, è tempo di novità e quella della Konta non è l'unica: qualche giorno fa, Elise Mertens ha ufficializzato la partnership con David Taylor, tecnico australiano di grande esperienza che in passato ha lavorato con Hingis, Ivanovic e – soprattutto – Samantha Stosur. Negli ultimi due anni lo abbiamo visto su panchine (molto) importanti, ma non ha avuto grande fortuna con Naomi Osaka, Jelena Ostapenko e Madison Keys (con quest'ultima, la collaborazione è terminata ad agosto). I primi ammiccamenti risalgono ad ottobre, al torneo di Tianjin, poi qualche giorno fa la Mertens ha confermato la notizia. Reduce dalla migliore stagione in carriera, la belga ha cambiato ben quattro allenatori nel corso dell'anno: partita con il fidanzato Robbe Ceyssens, ha poi lavorato con l'olandese Rick Vleeschouwers e il tedesco Dieter Kindlmann prima di prendere la decisione definitiva in vista del 2019.