CLASSIFICA A RISCHIO: "MA NON È UN PROBLEMA"
“Partirò venerdì per Parigi e farò tutti i test necessari, ma non voglio correre rischi – ha detto – in allenamento sarò già in grado di capire se posso giocare un match. E comunque lo staff medico del torneo mi deve dare il via libera dopo che ho rinunciato per infortunio al mio ultimo torneo”. Come detto, è stato un piccolo strappo al polpaccio. “Di solito ci vogliono tre settimane per risolvere questo tipo di infortunio. Mi sto allenando con cautela, ho ripreso a colpire la palla, ma mi manca l'intensità necessaria”. Timea ha parlato durante la conferenza-lancio del torneo WTA di Gstaad, dove sarà tra le giocatrici più attese. La sensazione è che molto, molto difficilmente giocherà a Parigi. E se non fosse stato il suo amato Roland Garros, avrebbe già dato forfait. “È difficile perché si tratta di pochi giorni. Il torneo arriva un po' troppo presto dopo l'infortunio. Rischio di compromettere la partecipazione a Wimbledon, forse anche tutta la stagione se il problema dovesse peggiorare”. Tra l'altro, Timea è convinta di aver sbagliato qualcosa nella riabilitazione dopo l'operazione alla mano destra dello scorso settembre. “Avrei avuto bisogno di altri due mesi di tempo per rafforzarmi. La tendinite al polso è stata l'ovvia conseguenza per aver forzato troppo”. È tornata a giocare a San Pietroburgo, a fine gennaio, ma è stato un errore. “Avrei dovuto giocare i tornei ITF, perché mi avrebbero garantito più partite, ma è facile a dirsi col senno di poi”. Se il fisico la lascerà in pace, i tornei ITF sono comunque nella sua programmazione, anche perché una rapida eliminazione a Parigi la spazzerebbe via dal tennis che conta. Per intenderci, 780 dei suoi 932 punti arrivano dal Roland Garros. Rischia di uscire dalle prime 300. “Ma la classifica non mi preoccupa, e comunque potrei utilizzare il ranking protetto per tutto l'anno. Quando ho iniziato la mia seconda carriera nel 2013 ho giocato un mucchio di piccoli tornei, e ho impiegato un anno per tornare tra le top-50. So come si fa, inoltre oggi sono una giocatrice migliore, più esperta e sicura di me, anche se il mio corpo ha cinque anni in più”. Sarebbe la sua terza scalata.