OVAZIONE PER TONI
La poetica – se può esserci poetica nel tennis – è arrivata dopo il matchpoint. Rafa si è sdraiato sulla terra rossa, poi gli hanno preparato una splendida premiazione, con la scritta “10” ben in evidenza sul palco, dove è stato premiato da Roy Emerson, due volte vincitore negli anni 60. Mentre sollevava per la decima volta la Coppa dei Moschettieri, dal lato nord del Campo Chatrier hanno srotolato tre bandierioni, manco fosse una coreografia da stadio. In uno c'era il "10" con il logo del Roland Garros, nel secondo la scritta “Bravo Rafa”, nel terzo un'enorme Coppa dei Moschettieri. Il tutto a favore di telecamere a commozione. Come se non bastasse, dopo l'esecuzione dell'inno spagnolo (in tribuna c'era anche l'ex Re Juan Carlos), i maxischermi
hanno proposto una clip con tutti i successi di Rafa. In pochi minuti, hanno montato anche i momenti clou di questa finale: il gran dritto raccontato poche righe fa e il matchpoint. Subito dopo, hanno concesso una passerella a Toni Nadal, zio-coach nonché demiurgo del progetto Nadal, suo mentore da quando Rafa aveva quattro anni.
E' entrato in campo con una copia del trofeo, è salito sul palco e si è preso l'ovazione del pubblico. Gli inspiegabili fischi di otto anni fa, dopo la sconfitta contro Robin Soderling, sono ormai in archivio. Rafa ha dichiarato ancora una volta amore al pubblico di Parigi. E la sua leggenda potrebbe non essere finita qui. Secondo Guga Kuerten, potrebbe arrivare addirittura a quindici titoli. Esagera, ma le sue parole hanno un certo significato:
“Due anni fa, nessuno pensava che avrebbe mai più vinto uno Slam, specialmente il Roland Garros. Io stesso pensavo che per lui sarebbe stata molto dura. Ha dimostravo che mi sbagliavo. Dobbiamo ringraziarlo perché è un esempio da seguire. Non solo è un grande giocatore, ma è una splendida persona. Si è totalmente dedicato alla sua disciplina. Credo che si possano prevedere almeno altri 3-4 titoli. E ha la chance di diventare ancora una volta numero 1, perché no? Rafa ama sfidare l'impossibile, dunque ogni traguardo è raggiungibile per lui. Nella sua testa, non esiste l'impossibile. Non penso che potremo mai rivedere uno con lui. Quando mai succederà di nuovo qualcosa del genere?”. Già, quando mai?
ROLAND GARROS 2017 – Finale
Rafael Nadal (SPAGNA) b. Stan Wawrinka (SVIZZERA) 6-2 6-3 6-1