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Marco Caldara
14 November 2017

Francia e Belgio: squadra che vince non si cambia

Nessuna sorpresa nelle liste dei convocati di Yannick Noah e Johan Van Herck per la finale di Coppa Davis di Lilla. Confermati i quartetti delle semifinali: in casa Francia ci saranno Tsonga, Pouille e la coppia Herbert/Mahut; per il Belgio in campo Goffin, Darcis, Bemelmans e De Greef. Aggregati al team dei "galletti" anche Gasquet e Benneteau, ma sarà difficile vederli sul cemento dello Stade Pierre Mauroy.
Ci sono situazioni in cui è meglio rischiare, e altre che suggeriscono invece di affidarsi all’usato sicuro. Come una finale di Coppa Davis, che Francia e Belgio si giocheranno dal 24 al 26 novembre sul Rebound Ace dello Stade Pierre Mauroy di Lilla, lo stesso dove tre anni fa (ma sulla terra battuta) persero la finale contro la Svizzera. Non che i capitani avessero a disposizione chissà quali alternative, ma qualche possibile sorpresa poteva anche saltar fuori. Invece le convocazioni di Yannick Noah e Johan Van Herck sono state esattamente le stesse delle semifinali vinte contro Serbia e Australia: per la Francia ci saranno Jo-Wilfried Tsonga, Lucas Pouille, Pierre-Hugues Herbert e Nicolas Mahut; per il Belgio spazio a David Goffin, Steve Darcis, Ruben Bemelmans e Arthur De Greef. Fra i galletti la semifinale di Julien Benneteau al Masters 1000 di Parigi Bercy aveva acceso qualche speranza soprattutto fra i tifosi, ma era logico che non bastasse per valergli una convocazione. O almeno una convocazione da titolare, visto che nel quartetto indicato da Noah il suo nome non c’è, ma insieme a Richard Gasquet l’esperto 35enne di Bourg-en-Bresse andrà comunque a Lilla insieme alla squadra. Per il momento sono solo riserve, ma la lista ufficiale verrà comunicata dai capitani soltanto al giovedì in sede di sorteggio, quindi almeno sulla carta le cose potrebbero tranquillamente cambiare. Tuttavia, dato che il doppio francese è uno dei migliori del mondo e difficilmente Noah azzarderà un cambio, i posti per entrare nel team sono solo i due dei singolaristi. Ma il buon finale di stagione di Jo-Wilfried Tsonga e Lucas Pouille dovrebbe essere bastato al capitano per sciogliere qualsiasi dubbio. Sempre che ne abbia mai avuti.
DE LOORE NON RECUPERA, DENTRO DE GREEF
Chi invece di dubbi non ne ha avuti di certo è Johan Van Herck, che si trova nella situazione ideale per un capitano: avere poche alternative. Ma di qualità. David Goffin non ha bisogno di presentazioni, anche se potrebbe arrivare piuttosto stanco dopo le ATP Finals, e nel primo match con Nadal ha mostrato un problema al ginocchio proprio come “Rafa”. Mentre Steve Darcis per la nazionale è a tutti gli effetti un’istituzione. Nella finale del 2015 contro la Gran Bretagna in singolare giocò Ruben Bemelmans, ma sotto ai loro piedi c’era la terra battuta. Stavolta invece ci sarà il cemento, e sembra scontato l’utilizzo di Darcis. Completa il quartetto Arthur De Greef, di nuovo preferito a Joris De Loore, ma non per scelta tecnica (o almeno non solo). Il secondo, infatti, è fermo dallo Us Open per un problema fisico, che l’aveva già costretto a rinunciare alla semifinale contro l’Australia. Volerà comunque a Lilla insieme ai compagni, e proverà a recuperare in tempo, ma secondo i media belgi ha davvero poche chance di farcela. Per Van Herck è un peccato: è vero che De Greef offre qualche garanzia in più in chiave singolare, ma De Loore era stato molto prezioso in doppio, in coppia con Bemelmans. Né l’uno né l’altro sono specialisti, ma insieme hanno trovato un’affinità che nei precedenti incontri di Davis era stata preziosissima, permettendogli di battere coppie di spessore come Melo/Soares e Zverev/Zverev. E anche con l’Italia, non va dimenticato, erano arrivati a un solo punto dal successo. Contro l’Australia, invece, Bemelmans/De Greef hanno raccolto pochissimo. Ma in finale c’è comunque il Belgio.

FRANCIA
Jo-Wilfried Tsonga
Lucas Pouille
Nicolas Mahut
Pierre-Hugues Herbert

BELGIO
David Goffin
Steve Darcis
Ruben Bemelmans
Arthur De Greef
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