STATI UNITI NEL DESTINO
La Croazia ha sfiorato il titolo nel 2016, ma Cilic si è bloccato a un set dal successo contro Juan Martin Del Potro. All'epoca, i croati avevano rispolverato Ivo Karlovic perché Coric non stava bene e non poté giocare. Ma in due anni cambiano tante cose: Karlovic ha detto addio alla Davis e, comunque, non è più competitivo. Secondo Coric, la possibilità di avere a fianco un giocatore importante come Cilic è cruciale per il suo sviluppo. “Quando ero giovane e stavo iniziando, per me era molto significativo giocare con lui e Dodig perché era qualcosa di nuovo. Ho imparato molto, e sto continuando a imparare. In Davis c'è un ambiente diverso, si condividono tanti momenti, nel tour non sei abituato. Andiamo a cena insieme, mi piace. Giocare per il proprio paese e non solo per se stessi dà un po' di refrigerio”. Come detto, la Croazia affronta gli Stati Uniti di Jim Courier: in quattro scontri diretti, hanno sempre vinto. L'ultimo evoca splendidi ricordi: sul cemento di Portland, in svantaggio 2-0, i croati hanno ribaltato grazie al successo di Cilic su Isner e dello stesso Coric, che si impose in quattro set su Jack Sock. Fu soltanto la quarta volta, in 161 partite, che gli Stati Uniti hanno perso dopo essere stati in vantaggio 2-0. Rispetto ad allora, gli equilibri sembrano essersi ulteriormente spostati a favore della Croazia. E questo, Coric, lo sa. “Sarà una bella sfida - dice – l'ultima volta eravamo in svantaggio 2-0 e tutti pensavano che avremmo perso. Abbiamo vinto il doppio, ma pochi credevano che avrei avuto possibilità contro Sock. Invece sono sceso in campo senza pressioni, pensando di non avere niente da perdere”. Il problema può essere proprio questo. Stavolta la Croazia è favorita: chissà che i ruoli non possano invertirsi. “Ma giocare in casa sarà diverso – dice Coric – giocare sulla terra, forse, è meglio per noi. Vedremo cosa succede”. In caso di vittoria, tuttavia, i croati sarebbero costretti a giocare la finale in trasferta, sia contro la Francia che contro la Spagna. Ma adesso non devono pensarci: abbassare la guardia potrebbe essere letale.