NADAL ATTENDE ROGER, PIÙ FRESCO CHE A MELBOURNE
Il secondo set della sfida di terzo turno contro Leonardo Mayer è stato seriamente un punto di svolta. Nadal ha dovuto alzare il livello per non complicarsi la vita, l’ha fatto e poi ha iniziato a dominare, fino a raccogliere una delle sue vittorie Slam più semplici a livello di quarti di finale. A Rublev non è bastato nemmeno il tetto chiuso, che ha velocizzato un tantino le condizioni di gioco sull’Ashe:
Nadal l’ha obbligato a giocare al 110% per conquistare ogni singolo punto, il risultato della roulette ha detto 18 vincenti e 40 gratuiti, e la scoppola è maturata in fretta, la stessa fretta che è stata spesso cattiva consigliera nel gioco del 19enne di Mosca. Invece che rilassarsi e godersi un quarto Slam raccolto prima del coetaneo Alexander Zverev, l’allievo di Fernando Vicente e Igor Kunitsyn si è lasciato prendere dalla foga di voler fare bella figura a tutti i costi, finendo per ricevere l’effetto contrario. Nadal l’ha capito, ha scherzato con la sua difficoltà e ha giocato a un ritmo troppo alto, come se sotto ai piedi avesse la terra del Philippe Chatrier.
Nella sua metà campo funzionava tutto, in quella di Rublev non andava bene quasi nulla e il sipario sul gran torneo del russo è calato più velocemente del previsto. Ma Rublev, che esattamente due anni fa
si dilettava con progetti ben distanti dal tennis, si farà, e si è fatto apprezzare molto per il comportamento a fine match. Nadal ne ha accompagnato l’uscita dal campo con un applauso, e lui si è fermato per un selfie con una spettatrice e qualche autografo. Facile farlo dopo una vittoria, meno dopo aver raccolto cinque game davanti a 24.000 persone, quando il desiderio è solo di sparire dal campo nel minor tempo possibile. Proverà a tornarci fra dodici mesi, mentre Nadal lo farà fra 48 ore, con la speranza (di tutti, ma forse non sua) che dall’altra parte della rete ci sia Roger Federer.
Una sfida attesa a tal punto che nella sua conferenza stampa post-match il successo su Rublev è stato archiviato con tre domande. In tutte le restanti c’era la parola Federer. Ora la palla passa a lui, mentre “Rafa” la sua parte l’ha fatta. E venerdì si presenterà in campo molto più fresco rispetto all’Australian Open.
US OPEN 2017 – Quarti di finale uomini
Rafael Nadal (ESP) b. Andrey Rublev (RUS) 6-1 6-2 6-2