QUELL'ATTEGGIAMENTO UN PO' NAIF
“Credo che la differenza rispetto ai primi match con lei siano le mie aspettative: allora ero contenta di esserci, di condividere il campo con una giocatrice così forte, ma non avevo necessariamente l'aspettativa di vincere. Oggi sono più matura”. Talmente matura da parlare con lucidità del suo rapporto con Kamau Murray, il coach che la segue da ormai tre anni e ha dato una svolta alla sua carriera. “Ci sono giorni in cui non ho voglia di parlare con lui, penso che sia la persona peggiore del mondo. Ma lui sa cosa è il meglio per me e mi aiuta a vincere. Non saremo mai i migliori amici, io penso che lui sbagli qualcosa, lui pensa che io sbagli qualcosa, ma si è sviluppata una buona chimica. E una persona non deve essere valutata soltanto dal fatto se hai vinto o no una partita. Mi trovo bene con tutti gli elementi del mio team”. La Stephens piace e diverte, anche per quell'atteggiamento un po' naif: due giorni fa diceva di non sapere nemmeno che faccia avesse la Kalinina, prima di affrontarla. Adesso è attesa da un delicato ottavo di finale contro Elise Mertens, stabile top-20 e forse pronta a qualcosa di più. Non esattamente una sconosciuta: tra l'altro, ci ha perso un paio di settimane fa a Cincinnati: “Ma ero stanca dopo Montreal, non ho necessariamente giocato male ma non c'ero sul piano mentale. Le qualità della Mertens? Non so nel dettaglio, è una giocatrice completa. Serve bene? Non saprei”. Evidentemente funziona così, senza particolare cura o maniacalità nella preparazione delle partite. D'altra parte, la Stephens riesce a raccogliere ugualmente contratti importanti, tra cui quello con Mercedes, e intascare parecchi soldi. Dunque, perché cambiare? Forse non cambierà nemmeno la Azarenka, convinta di aver giocato un buon match, "deciso da un paio di punti". I problemi logistici dovrebbero essere terminati, dunque la rivedremo ai tornei asiatici. E le ambizioni sono notevoli: “Se non pensassi di poter tornare dov'ero, non sarei qui. Fidatevi. Potrei fare tante altre cose, con notevole successo. Ma io voglio tornare a vincere nel tennis”. Dovrà attendere ancora un po': New York, per ora, è casa Stephens.
US OPEN DONNE – Terzo Turno
Sloane Stephens (USA) b. Victoria Azarenka (BLR) 6-3 6-4