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Non è un torneo per numeri uno

Angelique Kerber non vince più: contro la qualificata estone Anett Kontaveit la regina (?) del ranking WTA si blocca sul 4-2 al primo set, perdendo dieci giochi consecutivi. Significativa la conferenza stampa della rivale, davanti a una decina scarsa di cronisti: ormai il nome di chi batte la Kerber non conta più, visto che pare diventato all’ordine del giorno. Piange Roma, che perde all’esordio i due numeri uno del mondo.
ROMA – E pensare che sembravano pochi i 93 minuti di Andy Murray, preso a pallate da Fabio Fognini. Invece, a meno di 24 ore di distanza la sua sconfitta pare quasi dignitosa, se confrontata con il 6-4 6-0 che ha messo fine agli Internazionali BNL d’Italia di Angelique Kerber. Il torneo della tedesca, che con Murray condivide la prima poltrona del ranking mondiale e la prima testa di serie in riva al Tevere, è durato meno di un’ora, buona parte passata a guardare i siluri di Anett Kontaveit rimbalzare troppo lontano dai suoi piedi. È vero che la 29enne di Brema non ne sta azzeccando una, ma quantomeno aveva sempre perso da avversarie con un passato, un presente o un futuro (immediato) fra le prime 20 della classifica mondiale. Invece la Kontaveit non è mai andata oltre la posizione numero 65, ha iniziato l’anno da numero 121, ha giocato – perdendola – una sola finale a livello WTA, e pareva l’avversaria ideale per un esordio soft, buono per far pace con la schiena dolorante a Madrid e capire se poteva diventare Roma il torneo della rinascita. Una speranza cancellata dallo splendido match della 21enne di Tallinn, che la sua prima top-10 l’aveva battuta due settimane fa a Stoccarda (Muguruza), mentre a Madrid aveva perso nelle qualificazioni. Al Foro Italico invece le ha superate, vincendo due match al terzo set, poi ha battuto anche Andrea Petkovic e sul Centrale ha fatto il capolavoro: da 2-4 a 6-4 6-0, con dieci giochi consecutivi vinti contro la numero uno del mondo, tornata a guardare tutte dall’altro lo scorso lunedì ma mai così lontana dal meritare anche in campo uno status che a livello femminile (e forse non solo) pare più vacante che mai. Le statistiche dicono che è stata massacrata: 7 colpi vincenti e 22 errori gratuiti per lei, sotto al 50% di resa sia con la prima sia con la seconda, 32 a 18 per l’avversaria, in grande spolvero nel momento giusto.
“PUNTAVO ALLE TOP-70, INVECE…”
Per capire il match della Kontaveit, figlia di una maestra di tennis (che è stata la sua allenatrice fino agli 11 anni, prima di affidarla ai coach federali) e di un funzionario del Porto di Tallinn, basta l’ultimo game. Da 30-0 sotto si è guadagnata un match-point, che la Kerber le ha cancellato col miglior punto del suo match: curva mancina col servizio e bordata col diritto lungolinea a spazzolare la riga. Ma è come se lei non se ne fosse accorta: nel punto seguente ha replicato alla provocazione con una risposta vincente e poi ha raccolto l’ennesimo errore della tedesca, lasciandosi andare a un gran bel sorriso. Rideva lei, che gioca con l’antivibrazioni della racchetta griffato Novak Djokovic anche se il suo idolo è Roger Federer, e rideva in tribuna coach Glenn Schaap, mentre non ha nulla da ridere la controfigura della Kerber, di nuovo spedita negli spogliatoi a testa bassa, a farsi domande su cosa si sia rotto nel suo tennis, e pure se definitivamente o meno. “Per me è una grande soddisfazione”, ha detto in conferenza stampa l’ex finalista dello Us Open junior, davanti a una decina scarsa di giornalisti, come se il nome di chi batte la Kerber ormai non faccia più nemmeno notizia, tanto facile è diventato far fuori la numero uno. “Fin da quando sono arrivata qui mi sento alla grande, il posto è bellissimo, ci sono sempre un sacco di spettatori. Aver giocato già dei match mi ha dato una mano, come la fiducia accumulata nell’ultimo periodo. Credo di più in me stessa: quest’anno puntavo alla top-70, e l’ho già raggiunta”. In meno di un giorno gli Internazionali hanno perso entrambi i numeri uno del mondo, entrambi all’esordio, e l’attesissimo ottavo di finale fra Kerber e Sharapova vedrà invece di fronte Kontaveit e Lucic-Baroni. Ma visto l’andazzo la sorpresa sarebbe stata un pronostico della vigilia rispettato al cento per cento.

WTA PREMIER FIVE ROMA – Secondo turno
Anett Kontaveit (EST) b. Angelique Kerber (GER) 6-4 6-0
Karolina Pliskova (CZE) b. Lauren Davis (USA) 6-1 6-1
Simona Halep (CRO) b. Laura Siegemund (GER) 6-4 6-4
Anastasia Pavlyuchenkova (RUS) b. Anastasija Sevastova (LAT) 7-6 6-2
Kiki Bertens (NED) b. Catherine Bellis (USA) 6-4 6-0
Daria Gavrilova (RUS) b. Caroline Garcia (FRA) 7-5 3-6 6-3
Julia Goerges (GER) b. Jelena Jankovic (SRB) 2-6 7-6 6-1
Elina Svitolina (UKR) b. Alizè Cornet (FRA) 6-4 7-6
Mona Barthel (GER) b. Qiang Wang (CHN) 6-3 6-4
Timea Bacsinszki (SUI) b. Barbora Strycova (CZE) 6-4 6-2
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