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Riccardo Bisti
09 October 2018

Il nuovo Melbourne, tra caldo e coaching

Presentata la nuova edizione dell'Australian Open. Tante novità: a parte un montepremi record, le qualificazioni inizieranno un giorno prima e consentiranno il coaching. Occhio di Falco esteso a tutti i campi, modifica della policy per il caldo: arriva lo “Heat Stress Index”.

Le indiscrezioni sulla riduzione dei costi dei biglietti (confermata: il biglietto base per la Rod Laver Arena costerà appena 62 dollari australiani) avevano anticipato la presentazione del primo Slam stagionale, tenutasi a Melbourne Park nella notte italiana. Il direttore del torneo Craig Tiley (nonché presidente di Tennis Australia) ha illustrato le principali novità della prossima edizione, prevista dal 14 al 27 gennaio 2019, con il torneo di qualificazione al via martedì 8 gennaio. La notizia di maggiore impatto, soprattutto per i giocatori, è l'ennesimo aumento del montepremi. L'Australian Open elargirà 60,5 milioni di dollari australiani: non si tratta di una cifra record, poiché i tassi di cambio sono sfavorevoli alla valuta australiana: il prize money di Melbourne è l'equivalente di 42,7 milioni di dollari americani (e 37,3 milioni di euro). Rimane comunque una cifra importante, record per l'Australian Open. Non è ancora stata decisa la distribuzione, turno per turno: nel 2018, Roger Federer e Caroline Wozniacki hanno intascato 4 milioni a testa. Di seguito, le più importanti novità del prossimo Slam.

  • Introduzione dello shot clock. Dopo la (felice) sperimentazione dello Us Open, anche Melbourne proporrà il cronometro per far rispettare i 25 secondi di tempo tra un punto e l'altro. Il giudice di sedia ne avrà la piena gestione, decidendo – in base alle circostanze – quando farlo partire. In Australia, viste le condizioni di caldo estremo, sarà un compito da gestire con attenzione.

  • Occhio di falco su tutti i campi di gioco. I grandi tornei non possono fare a meno della tecnologia. Per questo, anche Melbourne si doterà di “Hawk Eye” su tutti i 16 campi.

  • Mantenimento delle 32 teste di serie. Nel rispetto del comunicato diffuso qualche settimana fa, non ci sarà la diminuzione delle teste di serie. Il monitoraggio dei risultati negli ultimi anni ha convinto i tornei a mantenere la norma attuale, introdotta nel 2001. In questo modo, le teste di serie saranno ancora più tutelate.

  • Crescita del tabellone di qualificazione femminile. A parte lo Us Open, le qualificazioni femminili degli altri tre Slam avevano un'anomalia: il tabellone a 96 giocatrici. Nel rispetto della sua impostazione, orientata al bene dei giocatori, l'Australian Open aumenterà il tabellone a 128, con 16 posti per il tabellone principale. In virtù di questo, le qualificazioni inizieranno un giorno prima, al martedì e non più al mercoledì.

  • Mercoledì 9 gennaio ci sarà una nuova edizione del Tie Break Tens, maxi-esibizione a suon di tie-break, con in campo alcuni giocatori di richiamo. Tra l'altro, nei giorni delle qualificazioni, saranno programmati gli allenamenti di alcuni top-player proprio sulla Margaret Court Arena.

COACHING E HEAT POLICY
Le due iniziative più interessanti, tuttavia, riguardano il coaching e la Heat Policy, argomento molto sentito in Australia. La tematica del coaching è “deflagrata” dopo i fatti dello Us Open, con protagonisti Serena Williams e Carlos Ramos. Da più parti, si sta discutendo sulla possibilità di introdurlo anche nei tabelloni principali. Per adesso, l'Australian Open ha scelto di non rischiare: in via prudenziale, sarà consentito soltanto nelle qualificazioni. “Il coaching è una tematica su cui abbiamo discusso a lungo negli ultimi due mesi, ed è positivo. Il tennis ha bisogno di prendere le decisioni migliori – ha detto Tiley – continueremo a provarlo durante le qualificazioni, mentre continueremo a discuterne con tutti i nostri stakeholder. Lo sport ha bisogno di un approccio deciso su tutte le tematiche legate al coaching”. Interessante anche una modifica legata al caldo: la “Extreme Heat Policy” sarà sostituita dall'Heat Stress Index, criterio ancora più oggettivo per valutare le condizioni di disagio. Il vecchio criterio considerava una combinazione tra temperatura, umidità e velocità del vento. Il nuovo, invece, valuta gli ambienti caldi e predice la probabile tensione termica sul corpo. Il caldo è uno dei principali problemi dell'Australian Open: nel 2013, uno spettatore fece addirittura causa al Melbourne & Olympic Parks Trust per non aver chiuso il tetto dell'Hisense Arena (dall'anno prossimo sarà Melbourne Arena) durante un match di Andy Murray. Una volta, una donna cadde dalle scale delle tribune mentre cercava disperatamente un po' di ombra. Anche per questo, forse, la cerimonia di sorteggio del tabellone principale è stata anticipata. Non si terrà più al venerdì, ma al giovedì sera. Si terrà presso la Margaret Court Arena e sarà trasmessa in TV.

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