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Marco Caldara
22 January 2017

Un punto di (ri)partenza

Sfuma il sogno quarti di finale per Andreas Seppi: l'azzurro gioca alla pari con Stan Wawrinka per tre set, ma li perde tutti al tie-break, seppur senza particolari rimpianti. Lo svizzero fa il fenomeno nel finale, e con Murray e Djokovic fuori dai giochi diventa il favorito. Seppi, invece, dovrà provare a tenere il livello australiano: se ce la farà può tornare in alto.
Li chiamano “i dettagli che fanno la differenza”. Quei particolari che presi singolarmente magari non dicono nulla, ma nel complesso hanno un grande valore. Nel tennis, per esempio, possono spostare l’equilibrio di un match da una parte o dall’altra della rete. I dettagli a forma di bersaglio passati sul campo della Margaret Court Arena li ha colpiti tutti Stan Wawrinka, ed ecco spiegato il 7-6 7-6 7-6 che gli ha dato ragione nell’ottavo di finale contro Andreas Seppi. Un punteggio dai due volti: mostra come l’azzurro abbia giocato alla pari per tutto il match, ma dice anche che non sia stato in grado di piazzare la zampata in nessuno dei tre set. Seppi ha giocato un buon match, ha risposto colpo su colpo alle accelerazioni di Wawrinka e servito con continuità a un livello che si è visto raramente (chiude il torneo con 73 ace in quattro incontri: mica male), mostrando grande sicurezza. Fra un punto e l’altro si prendeva giusto qualche secondo, altro che i 27 di media di Nadal nel match con Zverev (il massimo consentito negli Slam sarebbe 20), segno che i numerosi precedenti gli suggerissero una tattica ben chiara. Peccato che gli sia mancato quel pizzico di mordente che avrebbe reso la sua prova ancora più interessante, ma non è che gli si potesse chiedere chissà cosa. Il suo torneo l’ha già vinto battendo Nick Kyrgios, e poi ha sfruttato l’occasione di trovarsi di fronte Steve Darcis al terzo turno. Da lì a pensare di battere Stan Wawrinka ce ne passa, a maggior ragione un Wawrinka che – grazie alle eliminazioni in serie di Djokovic e Murray – diventa il favorito per la conquista del titolo. Ci sono tanti outsider, ci sono Federer e Nadal, ma non vincono un Major da troppo tempo e hanno ancora molto da dimostrare. Lui invece ha appena vinto uno Us Open…
NEL FINALE È WAWRINKA-SHOW
Seppi qualche chance l’ha avuta, ma non ha da recriminare chissà cosa. È stato avanti di un break (3-1) nel primo set, di un mini-break nel secondo tie-break, di entrambe le cose al terzo parziale, l’unico che avrebbe meritato di vincere. Eppure il solo rimpianto vero è probabilmente l’errore di diritto commesso sul set-point nel terzo set: sul 6-5 (e servizio) è salito 40-30, si è costruito la chance di spingere, ma è arrivato un po’ in ritardo con le gambe e ha spedito la palla in corridoio. Un errore simile anche nel successivo tie-break: grazie a una risposta fortunosa, che ha obbligato Wawrinka all’errore, Andreas è salito 3-1, ma sulla palla per il 4-1 (e due servizi) che poteva dare una svolta al set, ha sbagliato di nuovo col diritto. Poi Wawrinka ha fatto il Wawrinka, sfoderando un rovescio conservato solo per le fasi finali. Durante il match aveva mostrato qualche lampo, pur preferendo molto di più lo slice, per addormentare il gioco e poi accelerare col diritto. Nel tie-break, invece, si è ricordato quale sia la sua vera arma, bombardando Seppi a piacimento e lasciandolo immobile come fosse un manichino. Con due accelerazioni in cross ha recuperato il mini-break, con un missile lungolinea è passato a condurre. Con un altro winner straordinario si è preso tre match-point, con una splendida risposta ha concretizzato il secondo. Ingiocabile. Forse si è accorto dai tabelloni di quanto era appena accaduto sulla Rod Laver Arena, e ha voluto ringraziare a modo suo, con una dimostrazione di forza impressionante. Ha lasciato andare il braccio e Seppi ha potuto solamente rimandare un’altra volta l’appuntamento con i quarti di finale in un torneo del Grande Slam. Ma insieme a Cristiano Caratti, i cui quarti del ’91 resistono come record azzurro (al maschile) a Melbourne, ride anche lui. Il suo Australian Open resta un grande torneo: i prossimi mesi ci diranno se resterà un episodio isolato o ne avrà lanciato una rinascita in cui credevano in pochi.

AUSTRALIAN OPEN 2017 – Ottavi di finale
Stan Wawrinka (SUI) b. Andreas Seppi (ITA) 7-6 7-6 7-6
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