COLONNELLO YOUZHNY
“Youzhny mi piace da impazzire. Incarna quello che dovrebbe essere l’uomo russo: serio, lavoratore e grande combattente”. Parola di Ekaterina Kempik, cameriera di un hotel di San Pietroburgo, dove Mikhail va a giocare praticamente tutti gli anni. La cameriera dovrà cercarsi un altro partner, poiche Mikhail è sposato da cinque anni con Yulia e hanno messo al mondo due figli, ma la sua frase rappresenta l’essenza di
Mikhail Youzhny, l’uomo che gioca a tennis per una missione nata tanti anni fa, quando papà Mikhail, ex colonnello dell’esercito sovietico, capì che non c’era più un nemico da combattere.
L’URSS si era appena sgretolata e lui, militare dentro e fuori, doveva trovare qualcosa per cui i suoi due figli avrebbero dovuto lottare. Andrei non ha combinato granchè, ma Mikhail è riuscito a sfondare. E il padre sarebbe fiero di lui, indomito guerriero del rettangolo colorato. Non importa il colore o la superficie: Youzhny gioca bene dappertutto. Non sono tanti i giocatori che possono raccontare di aver raggiunto almeno i quarti in tutte le prove del Grande Slam. Lui si. Ma è a New York che tira fuori il meglio: a Flushing Meadows ha raccolto due semifinali (2006 e 2010) e quest’anno ha conquistato un posto tra i primi otto grazie all’epica vittoria su Lleyton Hewitt, vincitore nel 2001. Ci aveva perso sei volte su sette, ma
un vero combattente sa che la guerra non è mai finita. Puoi perdere decine di battaglie. Puoi perderle tutte. Ma se non ti hanno mai presentato la rassegnazione, tu vai avanti. A testa alta e con mille stelle sul petto. Lo ha dimostrato in un assolato pomeriggio, dove non ha certo giocato la sua migliore partita, ma è riuscito a spuntarla col punteggio di 6-3 3-6 6-7 6-4 7-5. Il punteggio racconta di un match vinto, poi perso, riacchiappato, perso di nuovo e infine vinto grazie allo sprint finale. Youzhny ha dominato per un set e mezzo, poi è calato e si è fatto riprendere dall’altro guerriero australiano, ultimo baluardo dei nati nel 1981 dopo l’eliminazione di Federer.
L’australiano è stato avanti 4-1 nel quarto e poi 5-2 nel quinto. La favola sembrava la sua. Ma non aveva fatto i conti con l’ostinazione dell’Uomo Russo. Quando è andato a servire per il match sul 5-4, Hewitt ha perso un punto clamoroso sul 15-15. Servizio, volèe smorzata, Youzhny ci arriva con la punta della racchetta. Lui l’appoggia di là, convinto di aver fatto il punto. Ma Mikhail si traveste da Batman, Uomo Ragno, Superman...e con un balzo felino si è inventato il punto spacca-partita. 10 minuti dopo, la gente del Louis Armstrong si prendeva il saluto militare, unico momento in cui Mikhail mostra i denti con un sorriso.