NUOVE CONDIZIONI, NUOVO NADAL
L’inizio del secondo set è praticamente la fotocopia del primo. Tre break nei primi cinque giochi e Diego che si trova avanti 3 a 2 e servizio. Ma ecco la pioggia, la salvifica pioggia per Rafa. Si ritorna dopo mezz’ora, mezz’ora in cui sembra essere cambiato tutto. “La sosta è stata un vantaggio, dopo la prima avevo più energia e più tranquillità. Avevo troppo stress addosso e non lo mettevo mai a disagio, soffrendo maledettamente. Ero teso e mi rendevo conto che dovevo essere un po' più aggressivo” ha poi detto Rafa. Schwartzman ha una palla del 4 a 2, ma da quel momento cambia tutto. Il secondo set scorre via velocemente in favore di Rafa che, complice il diluvio, deve aspettare la giornata di oggi per poterlo chiudere servendo sul 5 a 3. E oggi è tutta un’altra storia. C’è il sole a illuminare lo spagnolo, a cui riesce tutto. Sente meglio la palla, si sente più tranquillo, serve decisamente meglio, gli riescono le accelerazioni. È l’argentino, questa volta, a rientrare in campo nervoso. Lento con le gambe, con lo sguardo rassegnato al cospetto di un destino inesorabile. Tuttavia, i soli 4 game concessi non devono trarre in inganno. Il parziale di 6-2 6-2 ha sfiorato le due ore di durata. Quasi dodici minuti per chiudere il terzo set sul 5 a 2, salvando 3 palle break. Una decina per chiudere il match, salvandone altrettante e chiudendo al terzo matchpoint. Rafa non ha avuto reali pericoli, ma si è anche avuta la sensazione di non essere così invincibile. Nemmeno per Del Potro, altro argentino ma altra categoria, che domani gli contenderà il posto in finale, nell’undicesima semifinale qui a Parigi. S’erano incontrati su questi campi 11 anni fa. Allora era un primo turno. Domani sarà tutt’altra pagina da scrivere. Una pagina, a questo punto, non così scontata.
ROLAND GARROS UOMINI, Quarti di Finale
Rafael Nadal (SPA) b. Diego Schwartzman (ARG) 4-6 6-3 6-2 6-2