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Riavvicinamento tra Wawrinka e Norman!

La collaborazione tra Stan Wawrinka e Magnus Norman era finita sei mesi fa. Oggi lo svizzero sembra finalmente recuperato e, dopo aver partecipato all'inaugurazione della nuova sede dell'accademia di Norman, lo ha portato con sé in Svizzera. Effettueranno un blocco di allenamento in vista del rientro agonistico di Stan. E poi?

Per un set, Martin Klizan ha giocato a livelli stratosferici. Tirando bordate da ogni zona del campo, alternate a morbide palle corte, per poco non portava Rafael Nadal al terzo set. Sarebbe stata una notizia, visto che Nadal non perde un set sulla terra battuta da quasi un anno. L'ha sfangata col punteggio di 6-0 7-5, portando la sua striscia-record a 42 set. In semifinale, al Conde Godò di Barcellona, sfiderà David Goffin. Vista l'assenza di Roger Federer e i (non) risultati degli avversari, anche un paio di foto pubblicate sui social network hanno acceso la curiosità di chi vorrebbe qualche ostacolo in più per il maiorchino. Tra un paio di settimane, Stan Wawrinka tornerà a giocare dopo due mesi di assenza-extra a seguito del fallimentare rientro di inizio anno. Ma c'è una suggestione: e se tornasse con Magnus Norman? Venerdì mattina, sulla pagina Instagram della Good to Great Academy, è comparsa una foto di Wawrinka in compagnia dei tre soci fondatori: Magnus Norman, Mikael Tillstrom e Niklas Kulti. Indizio insufficiente: giovedì sera c'è stata l'inaugurazione della Catella Arena, splendido complesso che sarà il cuore pulsante dell'accademia. Mentre gli appassionati si domandavano se fosse un favore a degli amici o un ringraziamento per i tanti risultati, a infittire il mistero ha contribuito lo stesso Wawrinka. Su Twitter ha pubblicato un selfie in cui si riconoscono Yannick Fattebert e Magnus Norman. La foto è scattata al termine di un allenamento e sembra proprio che il trio si trovi a Ginevra. Se l'indiscrezione fosse confermata, è difficile pensare che Norman sia andato fino in Svizzera soltanto per cortesia. Il giornale che più di ogni altro segue le vicende di Wawrinka è “Le Matin”: secondo le indiscrezioni raccolte dagli svizzeri, Norman si sarebbe recato a Ginevra per rifinire la preparazione di “Stan the Man” prima del rientro agonistico, previsto per il Masters 1000 di Madrid.

LA SEPARAZIONE DI SEI MESI FA
Il blocco di allenamento dovrebbe durare una decina di giorni se Stan sarà pronto per la Caja Magica, altrimenti ci sarà un rinvio di una settimana. Wawrinka sembra soddisfatto della sua condizione fisica (forgiata dal “mago” Pierre Paganini) e del livello di gioco espresso, ma voleva aggiungere una seconda voce al suo staff tecnico. Dopo aver sondato un paio di opzioni, si è rivolto a chi lo conosce meglio: Norman. Non è difficile ipotizzare che Stan vorrebbe ritrovarlo a tempo pieno: in quattro anni a mezzo di partnership, la sua carriera è svoltata. Ha vinto tre Slam (Australian Open 2014, Roland Garros 2015 e Us Open 2016), a cui si è aggiunta la finale parigina dell'anno scorso. Un sodalizio di straordinaria efficacia, che ha acceso la candidatura di Norman al titolo di “miglior coach del mondo”. La separazione risale allo scorso ottobre e fu una chiara scelta di Norman: “Dopo averci pensato a lungo, ho deciso di dedicare il futuro alla mia famiglia – scrisse nel comunicato – con due figli piccoli, adesso è il momento giusto per trascorrere del tempo con loro”. Tra i grandi obiettivi di Norman c'era lo sviluppo della sua accademia: la Catella Arena doveva essere inaugurata a gennaio. C'è stato un ritardo di tre mesi, ma adesso è tutto pronto. Wawrinka non aveva preso benissimo la separazione: nella conferenza stampa del 1 dicembre (su cui c'erano state una serie di illazioni, vista la solennità con cui era stata convocata) aveva tirato un paio di frecciate al suo ex coach. I segnali di distensione si erano visti già in gennaio, quando i due si erano scambiati qualche carezza virtuale via Twitter. Tuttavia, nessuno immaginava un possibile riavvicinamento. A breve scopriremo se è soltanto una suggestione o se Norman ha accettato di gettarsi in un'impresa ancora più complicata di quella inaugurata cinque anni fa.

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