IL SORPASSO SU FEDERER
Si respira la passione del pubblico, è accessibile a tutti, anche ai possessori del biglietto “Ground”, e spesso è un incrocio di razze davvero affascinante. E poi, quando si accendono le luci, è ancora più affascinante. Non è stato raggiunto il picco emotivo di Del Potro-Thiem dello scorso anno, ma si è creata una bella atmosfera perché giocava un cileno: Jarry non diventerà un nuovo Marcelo Rios o Fernando Gonzalez, ed è improbabile che raggiunga la popolarità di Nicolas Massu, però in questo momento rappresenta il tennis in un paese fiero e orgoglioso. E allora nessuno si è stupito quando è partito, forte e chiaro, il coro “Chi-chi-chi-le-le-le Viva Chile!”, una specie di grido di battaglia, dedicato agli sportivi cileni di ogni disciplina. Il nipote di Alvaro Fillol ha fatto il possibile, giocando un match “a specchio” con Isner, tirando 21 ace e mantenendo un saldo decisamente positivo tra colpi vincenti ed errori. Ma è meno esperto e meno forte di Isner, peraltro sostenuto dalla maggioranza del pubblico. Gli americani rispondevano ai cileni con il classico “iu-es-ei!!! Iu-es-ei!!!”. Alla fine John li ha ringraziati tutti. Per un attimo, si è sentito come i campioni del wrestling, sport che tanto ama. Da ragazzino, faceva le collette con i suoi amici per assistere agli eventi in pay-per-view. “3 ore e 38 minuti? Dai, è stato un match breve” ha scherzato nell'intervista sul campo. Adesso sfiderà Dusan Lajovic in vista di un ottavo contro il vincente di Raonic-Wawrinka. Intanto, gli hanno ricordato che ha superato Roger Federer nella classifica degli aceman di tutti i tempi, alle spalle di Ivo Karlovic. “Però adesso lui gioca domani e può superarmi di nuovo, quindi sarà un testa a testa per tutto il torneo. Però, adesso, Roger sei terzo”.