PROMOZIONE PIU' EFFICACE
Tuttavia, con la riorganizzazione dei calendari, la stessa ATP potrebbe proporre una nuova World Team Cup (ben diversa dalla storica esibizione di Dusseldorf), già a partire dal 2019 e da collocare nel periodo di offseason. Non è chiaro se questo ipotetico evento si giocherà tutti gli anni. Ci sarebbe un conflitto, visto che l'ITF potrebbe coronare il suo campione a novembre, e l'ATP fare altrettanto in dicembre. E ci sarebbe un bel po' di confusione. L'evento ATP avrebbe il vantaggio di svolgersi in un'unica tappa e dunque favorire la presenza dei migliori, mentre la Davis è spalmata su quattro settimane. Da parte sua, la Davis possiede tradizione e prestigio: armi da non sottovalutare, in uno sport come il tennis. “Sappiamo che la World Team Cup è un argomento di cui si parla, e che i giocatori ne discuteranno a Wimbledon anche per capire dove collocarla in calendario – dice Haggerty – per quanto ci riguarda, per noi era doveroso fare il meglio per Coppa Davis e Fed Cup, non reagire a quello che fanno altri”. Un altro aspetto da considerare è la reazione dei tennisti uomini all'ennesimo evento combined. E' risaputo che non tutti i giocatori amano gli eventi misti. “Lo sappiamo, ma ci organizzeremo in modo tale che gli spazi siano ottimali per tutti: campi e orari di allenamento, spogliatoi, cibo...”. C'è poi il discorso relativo alla sede neutra, sgradito a diversi giocatori, tra cui Novak Djokovic. Ma qui è il business a farla da padrone: difficile dare torto ad Haggerty quando sostiene che un tempo di pianificazione più lungo garantirebbe maggiori incassi e una promozione più efficace. Più discutibile – almeno per la tradizione della Davis – il fatto che il pubblico potrebbe essere meno coinvolto, con tanti appassionati neutrali. In effetti, la scelta di giocare in Svizzera sembra andare proprio in questo senso. Tra i vantaggi di Ginevra c'è la collocazione geografica: si trova nel cuore dell'Europa ed è raggiungibile in meno di cinque ore da quasi tutti i team del World Group. “Inoltre, gli incassi potrebbero servire a sovvenzionare il viaggio per i tifosi delle squadre finaliste. I giocatori non vogliono le tribune vuote, e noi siamo molto sensibili a questo argomento. Vogliamo assicurarci di non perdere l'atmosfera nello stadio. E' un gioiello che non possiamo permetterci di perdere”.