Riccardo Bisti
25 January 2018

Sollievo Nadal: l'infortunio non è grave

La risonanza magnetica ha evidenziato una lesione di primo grado al muscolo ileopsoas, che collega femore e spina dorsale. 2-3 settimane di riposo, poi potrà riprendere l'attività. “Per fortuna non c'è interessamento dei tendini” dice il medico di Rafa. Se tutto va bene, potrebbe tornare al torneo ATP di Acapulco.

L'espressione preoccupata di Rafael Nadal dopo il ritiro all'Australian Open, durante i quarti contro Marin Cilic, ha fatto temere che l'infortunio alla gamba fosse piuttosto grave. Per fortuna, la risonanza magnetica effettuata a Melbourne ha dato esito confortante: lo spagnolo soffre di una lesione di primo grado al muscolo ileopsoas della gamba destra. I tempi di recupero sono quantificabili in tre settimane: la programmazione del maiorchino, dunque, non dovrebbe avere particolari limitazioni. Non ci fossero complicazioni, potrebbe ripartire – come previsto – dal torneo di Acapulco. Durante il match contro il croato, Rafa ha sentito una specie di blocco che gli impediva di muoversi regolarmente. L' ileopsoas è uno dei muscoli più potenti del corpo, il principale flessore della coscia. Rafa è già di ritorno nella sua Manacor e inizierà un periodo di riposo, affiancato a un po' di fisioterapia antinfiammatoria. Tra un paio di settimane inizierà la riabilitazione e la ripresa degli allenamenti. Detto che Rafa ha ricevuto un messaggio di Roger Federer, il quale gli augurava pronta guarigione, può consolarsi con le parole del suo medico di fiducia Angel Ruiz Cotorro. Poco prima di partire, ha parlato con El Espanol e ha rivelato alcuni dettagli dell'infortunio: “Si tratta di un muscolo flessore dell'anca – dice Ruiz Cotorro – si è infiammato, provocando una piccola lesione intramuscolare. Non ci sono interessamenti del tendine, dunque possiamo essere fiduciosi. Nelle prossime 2-3 settimane ci vorrà molta attenzione, poi ci sarà un progressivo ritorno all'attività”.

L'ORIGINE DELL'INFORTUNIO E L'IMMEDIATO FUTURO
Il medico spagnolo ha spiegato che ogni lesione muscolare è soggetta ad aggravarsi quando si forza eccessivamente: per questo, la scelta di ritirarsi contro Cilic è stata corretta. “Ha impedito che l'infortunio potesse aggravarsi. Non è un problema molto frequente nel tennis, anche se c'è già stato qualche caso. Ci sono altre parti del corpo, come il retto femorale, che si trovano in una posizione più complicata. Pur nella sfortuna, si tratta di una lesione di primo grado. Trattandola con attenzione e prudenza, potrà rispettare la sua programmazione. Non c'è stato nessuno strappo muscolare”. Il medico della federtennis spagnola ha poi ipotizzato le ragioni che hanno portato a questo infortunio. A suo dire, è stata una combinazione di fattori. Tutto sarebbe partito dal match contro Diego Schwartzman, 4 ore di battaglia a temperature piuttosto alte, con conseguenre perdita di liquidi e sofferenza muscolare. La partita con Cilic, con tanti cambi di direzione, avrebbe sovraccaricato la zona e uno scatto violento ha procurato il problema. “Bisogna vedere come andranno le prossime settimane. All'inizio non potrà fare alcuni movimenti: potrebbero volerci cinque settimane per tornare a giocare, ma forse qualcosa di più. La cosa importante è che esiste il margine necessario per fare le cose nel modo giusto”. In altre parole, la presenza di Rafa ad Acapulco (il cui inizio è previsto il 26 febbraio) è al limite, mentre è ben più probabile la partecipazione al Masters 1000 di Indian Wells.

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