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Murray è sparito: Wimbledon a rischio?

Da tre settimane, lo scozzese non si fa vedere presso l'All England Club, sua abituale sede di allenamento. Dopo la comparsata da Mouratoglou, i suoi canali social tacciono sui progressi dopo l'operazione all'anca e qualcuno sostiene che possa rientrare solo sul cemento americano, o addirittura per la fine dell'anno. La prossima settimana compirà 31 anni.

Altro che Challenger prima del Roland Garros: secondo le ultime indiscrezioni, Andy Murray potrebbe saltare addirittura Wimbledon. Il recupero dopo l'operazione dello scorso gennaio non sembra filare liscio, anzi, sarebbe più lento del previsto. La stampa britannica si è subito messa in moto per trovare riscontri: il primo a parlare è stato il portavoce del torneo del Queen's, al via il 18 giugno. Per adesso Murray è ancora nella lista degli iscritti e non ci sarebbero indicazioni sull'eventuale intenzione di ritirarsi. “Wimbledon è molto lontano, mancano quasi due mesi, è prematuro dare indicazioni del genere. Di sicuro non abbiamo ancora notizie in tal senso. Adesso Murray è ancora nella nostra entry-list, che è la migliore di sempre con 6 top-10 e 17 top-30. Un forfait può sempre arrivare, ma non sono arrivate notizie dal suo clan: ci aspettiamo di lavorare con lui nelle prossime settimane per promuovere l'evento”. Sui giornali sono uscite indicazioni di vario genere. Qualcuno aveva sostenuto che la partecipazione di Murray al Challenger di Loughborough (al via il 21 maggio) fosse altamente improbabile: la davano tutti per certa, anche se Murray non ha mai detto pubblicamente che vi avrebbe preso parte. Altri ancora hanno definito “poco probabile” la possibilità che possa giocare i tornei sull'erba. Oltre al Queen's, lo scozzese ha scelto di iscriversi alla tappa olandese di 's-Hertogenbosch, in campo subito dopo il Roland Garros.

UN MESE DI SILENZIO
La ragione principale delle speculazioni è il fatto che Murray non si fa vedere da tre settimane dalle parti di Wimbledon, dove è solito allenarsi prima dei Championships, o comunque nei periodi di recupero. Come se non bastasse, ha rinunciato a un paio di apparizioni promozionali stabilite da tempo. Allo stato attuale c'è grande incertezza: nei mesi scorsi, il suoi clan aveva inviato segnali positivi sulla sua riabilitazione, pur parlando di “alti e bassi”. Qualche settimana fa, Murray ha fatto una chiacchierata con Rafael Nadal, il quale gli ha consigliato cautela. Andy aveva ripreso la racchetta in mano a fine marzo presso l'Accademia di Patrick Mouratoglou, in Costa Azzurra. Si è allenato con il giovane scozzese Aidan McHugh e aveva dato una certa pubblicità alla vicenda, pubblicando alcune foto su Facebook con il suo partner di allenamento e poi mentre si apprestava a fare un bagno ghiacciato. Da allora, tuttavia, i suoi profili social hanno scelto altre tematiche: i play-off NBA e la lotta alla malaria. Neanche un aggiornamento sulle sue condizioni. Alcune indiscrezioni raccolte dal Telegraph (forse il più informato tra i giornali della Regina) sostengono che un rientro sul cemento americano sia la soluzione più probabile. Ci sarebbe anche un'altra scuola di pensiero: meglio restare cauti e ritardare il ritorno fino alla fine dell'anno. Nel frattempo Andy è fermo da 10 mesi: la sua ultima partita ufficiale risale a Wimbledon 2017 e da allora le prospettive non sono migliorate. Da allora, aveva pianificato diversi rientri, ma nessuno si è verificato: Us Open, Brisbane, Australian Open e adesso il Challenger di Loughborough.

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