IL DOPPIO AI TENNISTI, LA METÀ ALLE FEDERAZIONI
Stavolta Haggerty e il suo consiglio si giocano moltissimo: in caso di sconfitta, l'unico gesto possibile sarebbero le dimissioni. Ma torniamo ai prize money:
il format attuale prevede una serie di premi in base ai risultati, ma l'ITF non lo rende pubblico. Ogni federazione riceve una compensazione per gli incassi pubblicitari e i diritti televisivi raccolti dall'ITF. Oltre a quello, le federazioni incassano i quattrini del title sponsor della nazionale (in Italia, le squadre di Davis e Fed Cup hanno recentemente siglato
un accordo biennale con Italgas) più la cifra sborsata dagli organizzati delle varie partite interne. Tutto questo sparirebbe con la nuova proposta.
Fondamentalmente, agli atleti andrebbe il doppio rispetto alle federazioni. La soluzione potrebbe essere gradita ai tennisti, spesso soggetti a trattative private – non sempre facili – per stabilire premi e rimborsi. Il quotidiano spagnolo AS
ha avuto accesso alla distribuzione dei montepremi della nuova Davis. Tra l'altro,
il numero dei componenti di ciascun team tornerà ad essere di quattro giocatori dopo che quest'anno era stato aumentato a cinque. Dovesse passare la riforma, sarebbe la modifica con vita più breve nella storia del tennis. Qui sotto, le cifre che sarebbero messe in palio dalla nuova Coppa Davis. Le cifre sono espresse in euro.
VINCITORE: 2,1 milioni di euro per i giocatori / 1,06 per la federazione
FINALISTA: 1,5 milioni per i giocatori / 725.000 per la federazione
SEMIFINALISTE: 1,3 milioni per i giocatori / 643.000 per la federazione
QUARTI: 1,1 milioni per i giocatori /515.000 per la federazione
FASE A GRUPPI: 515.000 per i giocatori / 256.000 per la federazione