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Marco Caldara
25 August 2018

Il Liechtenstein allo Us Open, con Kathinka

Superando le qualificazioni dello Us Open, Kathinka von Deichmann è diventata la prima tennista del Liechtenstein a giocare uno Slam. Un piccolo record per la sesta nazione autonoma più piccola del mondo, con i suoi 37.500 abitanti.
Secondo il censimento più recente l’intera popolazione del Liechtenstein è pari a circa 37.500 persone. Significa che se tutte mettessero piede al Billie Jean King National Tennis Center, dividendosi fra l’Arthur Ashe Stadium e il nuovo Louis Armstrong, nei due stadi principali dello Us Open ci sarebbero ancora numerosi posti liberi. Non succederà, ma è molto più importante il fatto che uno dei 256 posti dei due tabelloni principali sia occupato dalla bandiera rossa, blu e oro del piccolo Principato dell’Europa Centrale, racchiuso fra Austria e Svizzera. Merito di Kathinka von Deichmann, numero 166 della classifica mondiale, che superando Martina Trevisan al turno finale delle qualificazioni dello Us Open ha regalato alla sua piccola nazione un quarto d’ora di gloria tennistica, portandola nella geografia dei tornei del Grande Slam. “È un risultato speciale per chiunque – ha detto la 24enne nativa della capitale Vaduz –, ma lo è ancora di più per me, che arrivo da un paese così piccolo. Sono davvero onorata di poter rappresentare il Liechtenstein in giro per il mondo. Questo traguardo per il mio paese significa tantissimo”. La Von Deichmann era al suo sesto tentativo negli Slam, tutti consecutivi, ma non era mai riuscita nemmeno a raggiungere il turno decisivo delle qualificazioni. Tuttavia, stavolta si è presentata a New York con le motivazioni ideali, fresca di best ranking grazie a un paio di ITF da 25.000 dollari conquistati in primavera, e si è guadagnata il main draw con tre vittorie in due set. “Sul match-point – ha continuato – ho provato a non pensare a ciò che stava succedendo, ma non ci sono riuscita. Mi sono chiesta cosa sarebbe successo se avessi vinto quel punto, e sono diventata davvero nervosa. Tuttavia, in qualche modo sono riuscita a non sbagliare e ce l’ho fatta. Una sensazione incredibile, difficile da descrivere. Per la prima volta una persona del Liechtenstein giocherà un torneo del Grande Slam, e quella persona sono io”.
UNA VITTORIA NON È IMPOSSIBILE
Per una ragazza con ambizioni da professionista non è stato semplice crescere nella sesta nazione autonoma più piccola del mondo, con un territorio di appena 160 chilometri quadrati per buona parte non abitati anche perché la tradizione sportiva del Liechtenstein è quasi esclusivamente limitata agli sport invernali, sci in particolare. Per trovare strutture all’avanguardia Kathinka è stata costretta a muoversi prima della vicina Svizzera e poi in Austria, ma ne è valsa la pena e oggi è l’unica tennista professionista del Paese, dopo l’addio al tennis giocato di Stephanie Vogt. Anche quest’ultima è stata una buona giocatrice, capace di salire al numero 137 del mondo del 2014 e di disputare due edizioni dei Giochi Olimpici, ma ha detto basta proprio dopo l’esperienza a Rio 2016. Curiosamente c’è una traccia del Liechtenstein anche a livello ATP, grazie a Vital Flurin Leuch, numero 1705 del mondo. Ma mentre lui gioca le qualificazioni nei Futures, la Von Deichmann è pronta a esordire in uno Slam e ricevere un assegno di (almeno) 54.000 dollari, pari a quanto ha guadagnato nei primi otto mesi dell’anno. “Non c’è nulla di meglio che giocare nel main draw di un torneo del Grande Slam: è il sogno di qualsiasi giocatore di tennis, e non vedo l’ora che arrivi il mio momento. Spero che questo traguardo possa ispirare qualche giovane a iniziare a giocare a tennis. Mi sto godendo ogni momento di questa esperienza, e spero possa essere così fino alla fine. Indipendentemente dal sorteggio non sarò io la favorita, quindi non mi pongo obiettivi: voglio solo fare del mio meglio”. Non poteva sapere, dopo la vittoria contro la Trevisan, che l’urna l’avrebbe omaggiata di un primo turno fattibile contro l’altra qualificata Anhelina Kalinina, 21enne ucraina numero 136 WTA, anche lei all’esordio Slam. Un’occasione d’oro per scrivere una storia ancor più bella.
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