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Simona sente profumo di doppietta

Simona Halep rifiuta il ruolo di favorita per Roma e Parigi, ma il campo sta dicendo l’esatto contrario. La rumena regola in due set le ambizioni di Anett Kontaveit, conquista la nona vittoria consecutiva e si regala la terza semifinale al Foro Italico nelle ultime cinque edizioni. “Il mio match migliore: c’è un po’ di stanchezza, ma in campo mi sento benissimo”.
Quando alla vigilia del torneo le hanno fatto presente che era la favorita per il titolo, Simona Halep si è armata delle classiche frasi fatte: da “ogni match è difficile” a “devo pensare partita per partita”, più varie ed eventuali. Ma nel tennis parlano i risultati, e i suoi dicono che sì, la favorita per l’edizione degli Internazionali d’Italia è proprio lei. Per il titolo a Madrid, il primo dopo nove mesi di astinenza, e la tripletta che l’ha portata in semifinale al Foro Italico per la terza volta nelle ultime cinque edizioni: 2013, 2015 e 2017. All’esordio la tennista rumena si è vendicata della Siegemund che l’aveva sconfitta a Stoccarda, poi ha fatto fuori la Pavlyuchenkova e si è confermata contro la sorpresa del torneo Anett Kontaveit, domata per 6-2 6-4. Fanno nove vittorie consecutive in meno di due settimane, dopo che nei primi sei tornei di successi ne erano arrivati appena otto, forieri di una sola semifinale. Il clic è arrivato nella vittoria per al tie-break del terzo contro Roberta Vinci al Mutua Madrid Open: ha rimontato da 5-2 sotto, ha vinto quel match e poi non ha più perso, facendo impennare la lancetta della fiducia e le sue quotazioni per Roma e Parigi. Il match contro la Kontaveit poteva riservare qualche insidia, invece Simona è partita fortissimo e poi ha contenuto la reazione della ventunenne estone, diventata pericolosissima quando sotto per 6-2 4-1 ha deciso che era il momento buono per provare a rialzarsi. Ha recuperato un break, poi è andata a un soffio dal riprendersi anche il secondo, e nel decimo game ha salvato due match-point con altrettante bombe di rovescio, lungolinea e in diagonale. Ma i nervi della Halep, che prima dell’arrivo della terra tremavano spesso, stavolta sono stati più solidi rispetto al diritto dell’avversaria.
QUELLA COINCIDENZA DA CANCELLARE
È stato il miglior match della mia settimana – ha raccontato la rumena – e sono soddisfatta del fatto che stia continuando a vincere e giocare al mio miglior livello dopo un titolo. Non è mai facile. Sono contenta di come ho giocato, e di come sono stata in campo. A rete ho sbagliato un po’ troppo, ma da fondo campo penso di aver giocato molto bene”. Addirittura, sembra colpisca con maggiore facilità rispetto a Madrid, e si muova pure un tantino meglio, malgrado la fatica inizi a farsi sentire. “È normale che io mi senta un po’ stanca, ogni giorno va un pochino peggio, ma vincere mi aiuta. Non ci penso molto: vado in campo giorno dopo giorno e provo a fare del mio meglio. A Madrid non ho giocato il mio miglior tennis, ma il fisico e le sensazioni erano a livelli altissimi. In campo mi sento veramente bene, e voglio portare avanti questa situazione, sia che io vinca sia che io perda. Il suo prossimo risultato dipenderà anche da Kiki Bertens, che la tennista di Costanza si troverà di fronte sabato sul Campo Centrale, ma sul rosso, se sta bene, può essere di nuovo lei a decidere l’andamento dei suoi incontri, nel bene e nel male. Anche perché, dice lei, malgrado le difficoltà di inizio stagione si sente più forte degli anni corsi. “Il mio gioco non è cambiato molto, ma cerco di osservare di più le mie avversarie e agire di conseguenza. Mi sento diversa, più forte fisicamente e mentalmente. E poi sono più vecchia di un anno, qualcosa di diverso c’è per forza”. Deve augurarsi che vada diversamente anche il suo Roland Garros, visto che quando è arrivata in semifinale a Roma, poi a Parigi ha perso al primo (2013) o al secondo turno (2015). Ma ha detto di non credere affatto alle coincidenze.

INTERNAZIONALI D'ITALIA - Quarti di finale femminili
Simona Halep (ROU) b. Anett Kontaveit (EST) 6-2 6-4
Kiki Bertens (NED) b. Daria Gavrilova (AUS) 6-3 6-3
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