TESTA DI SERIE A PARIGI
“E pensare che io ero pronta a restare in campo per 5-6 ore. Era una finale, quindi dovevo essere pronta a tutto – ha proseguito la Kasatkina – ovviamente sono felice che sia finita in un modo tutto sommato semplice. Sono orgogliosa di me stessa. Dopo l'ultimo punto, ho sentito come se stessi sognando”. La Kasatkina esprime un tennis pulito e solido, senza troppi guizzi. Ha tirato “appena” 6 colpi vincenti, peraltro a fronte di 7 errori. La differenza l'hanno fatta i gratuiti della Ostapenko. Ne ha commessi 38, un'enormità. “In effetti avevo preparato una tattica prudente, difensiva, basata sulle rotazioni. Jelena è una giocatrice aggressiva, batte le giocatrici simili a lei perché adora quel tipo di gioco. Allora ho deciso di giocare in difesa e provare a stancarla. Direi che è stata una buona tattica”. C'è un pizzico di delusione, inevitabile, per la Ostapenko. “Ho giocato bene per tutta la settimana, battendo ottime giocatrici, ma oggi non era il mio giorno. Non sentivo la palla troppo bene. Ho sbagliato troppo, anche perché lei ha difeso bene per tutta la partita. Sono cresciuta al servizio e mi muovo meglio, però ci sono ancora molte cose da migliorare”. In virtù dei risultati a Charlerston, la Kasatkina tornerà tra le top-30 e dovrebbe garantirsi una testa di serie al Roland Garros, mentre la Ostapenko ritroverà le top-50. La russa si aggiunge a un albo d'oro di tutto rispetto, che comprende ex numero 1 come Graf, Navratilova, Hingis e Venus Williams. “Non mi rendo ancora conto di quello che è successo, quindi provo a godermi ogni istante. Dopo il matchpoint, mi sarebbe piaciuto poter fermare il tempo”. La sensazione è che avrà altre chance per vivere emozioni di questo tipo. Soprattutto sulla terra.
WTA PREMIER CHARLESTON – Finale
Daria Kasatkina (RUS) b. Jelena Ostapenko (LET) 6-3 6-1