È ufficialmente iniziato il carrozzone delle Next Gen ATP Finals. Lo Sporting Club di Basiglio sta ospitando le qualificazioni riservate ai migliori otto giocatori italiani tra quelli nati dal 1997 in poi (ad eccezione di Gian Marco Moroni). Nomi poco conosciuti, ma comunque dal discreto avvenire. La formula è semplice: eliminazione diretta a partire dai quarti, con il vincitore che avrà l'onore di sfidare i migliori Under 21 alla Fiera di Milano-Rho. Una bella esperienza, decisamente remunerativa: la sola partecipazione alla fase a gironi garantirà un assegno di 52.000 dollari. I protagonisti della prima giornata sono stati due ragazzi che non si allenano in Italia: Raùl Brancaccio e Liam Caruana. Il primo ha fatto una scelta importante, andando ad allenarsi a Javea, in Spagna, presso l'accademia di David Ferrer (è proprio il fratello Javier a seguirlo in prima persona). In assenza di Moroni, è il giocatore di più alta classifica a Basiglio. Si pensava che potesse avere qualche problema a causa della superficie, visto che in stagione aveva giocato appena tre tornei lontano dalla terra battuta, invece ha gestito abbastanza bene il match contro Riccardo Balzerani, chiuso in quattro set (a Basiglio si gioca con gli stessi regolamenti del torneo principale: set ai 4 game e al meglio dei cinque set, senza vantaggi). Per Brancaccio è stato fondamentale il tie-break del primo set, vinto 10-8. Balzerani ha tenuto botta, vincendo il terzo, ma poi si è arreso alla distanza. Reduce da due vittorie consecutive in tornei Futures, il ragazzo di Torre del Greco ha confermato che la fiducia – a volte – conta più della superficie di gioco. In semifinale se la vedrà con Enrico Dalla Valle. Il ravennate, prodotto al 100% della FIT, non ha avuto problemi contro Giovanni Fonio, chiudendo in tre set rapidi. Dalla Valle ha sorpreso per l'adattabilità alla superficie, concedendosi anche alcune giocate brillanti. Il successo è stato “contro classifica”, ma a certi livelli i numeri non contano granché. Fonio gioca un tennis elegante, ha ottimi margini di miglioramento, ma l'impressione è che Dalla Valle volesse di più la vittoria. Contro Brancaccio partirà sfavorito, ma la superficie potrebbe dargli una mano. Il suo tennis è leggermente più adatto al Greenset, se non altro perché quest'anno ha dedicato i primi quattro mesi al "duro" prima di spostarsi sulla terra battuta. Curiosamente, i due hanno giocato il doppio insieme a Recanati, uno dei pochi tornei sul cemento giocati nella seconda parte dell'anno.