Marco Caldara
21 August 2018

L'America di Berrettini si apre alla grande

Dopo tre settimane di pausa, per recuperare dalle fatiche dei mesi precedenti e allenarsi sul cemento in vista del suo primo Us Open, Matteo Berrettini è ripartito alla grande negli Stati Uniti. A Winston Salem è l'unico azzurro agli ottavi, grazie ai successi su Benneteau e Basilashvili. Mercoledì potrebbe vedersela con Hyeon Chung, in un duello affascinante.
Matteo Berrettini ha deciso di fare le cose con calma, seguendo una delle regole che hanno contraddistinto la prima parte della sua carriera. Malgrado l’ottima forma mostrata fra Gstaad e Kitzbuhel ha deciso di non cambiare la tabella di marcia, rinunciando alla golosa possibilità di far punti importanti fra Toronto e Cincinnati per riposare, e arrivare negli Stati Uniti con una buona mole di allenamento sui campi in cemento. Lo Us Open, sorteggio permettendo, dirà se è stata la scelta giusta, ma per ora gli indizi sono positivi e quel che è certo è che il laziale arriverà a Flushing Meadows con la giusta preparazione. L’unica possibilità per mettere partite (e vittorie) nelle gambe era l’ATP 250 di Winston Salem, e il 22enne allievo di Vincenzo Santopadre la sta sfruttando a dovere, visto che grazie a due successi in due set si è garantito un posto agli ottavi di finale. Lunedì all’esordio ha rifilato un doppio 6-3 a un avversario mai semplice come Julien Benneteau, che ha scelto lo Us Open per chiudere una carriera più che buona, mentre all’indomani Berrettini ha vinto un match tutt’altro che banale contro il georgiano Nikoloz Basilashvili, che meno di un mese fa conquistava l’ATP 500 di Amburgo, salendo al numero 35 della classifica mondiale. Il romano l’ha spuntata per 7-5 6-3, vendicando la sconfitta in due set rimediata ad aprile a Marrakech. È vero che era un contesto diverso e si giocava su un’altra superficie, ma il fatto che l’esito sia stato esattamente ribaltato non è altro che l’ennesima testimonianza della crescita costante di Berrettini, che si è affacciato a tempo pieno nel circuito maggiore solo da qualche mese, ma è diventato in fretta una garanzia.
POSSIBILE SFIDA CON CHUNG
Il match dell’azzurro è iniziato in salita, con un break subìto a causa di un paio di doppi falli, ma Berrettini è riuscito comunque a ribaltare la situazione e scappare sul 4-1, malgrado la prima di servizio entrasse col contagocce. Una situazione che gli è costata un altro turno di servizio perso e ha permesso al 26enne di Tbilisi di riagganciarlo sul 4-4, ma nella bagarre è stata superiore lui, alzando la percentuale di prime quel tanto che è bastato per spuntarla. Ha salvato una palla-break sul 5-5, ha chiuso il set nel game successivo e nel secondo è stato perfetto, concedendo pochissimo. Così ha potuto concentrarsi sui turni di servizio dell’avversario, in difficoltà sin dall’inizio ma sempre bravo a metterci una pezza. Ci è riuscito sullo 0-1, poi sull’1-2 e pure sul 2-3, cancellando complessivamente sei palle-break, ma al quarto assalto dell’azzurro ha dovuto arrendersi, finendo per cedere dodici degli ultimi tredici punti della partita. In virtù della particolarità conservata dal Winston Salem Open, l’unico ATP 250 fra i quaranta del calendario a presentare un tabellone a 48 partecipanti, le due vittorie non bastano per consegnare a Berrettini il suo terzo quarto di finale consecutivo nel Tour, ma l’azzurro potrà provare a prenderselo mercoledì, contro uno fra Guillermo Garcia-Lopez e Hyeon Chung, il cui duello è stato sospeso lunedì durante il tie-break del primo set, a causa della pioggia. Sarebbe interessante un duello col secondo, uno dei migliori under-23 del circuito e trionfatore nella prima edizione delle Next Gen ATP Finals di Milano, torneo che Berrettini mancò cadendo al primo turno delle pre-qualificazioni nazionali. Si parla sì e no di una decina di mesi fa, ma sembra passata un’eternità.

ATP 250 WINSTON SALEM - Secondo turno
Matteo Berrettini (ITA) b. Nikoloz Basilashvili (GEO) 7-5 6-3
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