VERSO UN GRANDE 2019?
Ha perso 7 giochi consecutivi e avrebbe potuto incassare un cappotto nel secondo set, se sul 4-0 non avesse ricucito un game di servizio in cui si era trovata 15-40, peraltro con alcune soluzioni ad alto rischio. Nessun problema: la Giorgi ha soffocato qualsiasi idea di rimonta, non concedendo neanche un punto negli ultimi due game e chiudendo con un netto 6-3 6-1. Un parziale di otto a zero ha chiuso un cerchio che si era aperto quattro anni fa, nella rocambolesca finale contro Karolina Pliskova, persa dopo aver avuto un matchpoint a favore. Qualche tempo dopo, la ceca sarebbe diventata addirittura numero 1 del mondo. Arrivare così in alto è un'ambizione molto ardita per Camila, che a dicembre compirà 27 anni, ma quest'anno ha finalmente gettato le basi giuste per una grande stagione. Se il fisico la lascerà in pace (anche in questi giorni ha avuto un problema di tallonite), può puntare a un exploit in un grande torneo. Certo, l'assenza di grandi tornei indoor la penalizza, ma nella sua carriera ha dimostrato di poter essere pericolosa un po' dappertutto. Dopo il matchpoint si è concessa un abbraccio con papà Sergio, emotivo come sempre e finalmente rilassato durante la premiazione, quando è stato ringraziato insieme alla madre Claudia e al fratello Amadeus. In extremis, dunque, l'Italia evita una stagione senza titoli WTA: sarebbe stata la prima dal 1999. E con la grande pace siglata dalla stessa Giorgi con la FIT, si può guardare con ottimismo anche alla Fed Cup: il primo turno in Svizzera, i prossimi 9-10, si giocherà certamente indoor. E con una Giorgi così, fossimo in Heinz Gunthardt, avremmo forti dubbi sulla superficie da scegliere. Ma questa è un'altra storia.
WTA LINZ – Finale
Camila Giorgi (ITA) b. Ekaterina Alexandrova (RUS) 6-3 6-1