di Mario Boccardi
19 November 2022

Taylor Fritz: "Cosa ho capito quest'anno? Che Djokovic è il più forte di tutti"

Taylor Fritz, sconfitto 7-6 7-6 nella semifinale delle Nitto ATP Finals per mano di Novak Djokovic, ha voluto dar credito al suo avversario per l'ennesima stagione di altissimo livello

Taylor Fritz (Foto Ray Giubilo)

Taylor Fritz, sconfitto 7-6 7-6 nella semifinale delle Nitto ATP Finals per mano di Novak Djokovic, ha concluso ufficialmente la sua stagione individuale, un 2022 per lui fantastico: tre trofei, primo titolo Masters 1000, ingresso nella top ten e qualificazione per l'evento di fine anno, in cui tra l'altro ha molto ben figurato. Il numero 9 del mondo, intervistato in conferenza stampa, ha voluto dare credito ad un avversario che, sebbene abbia giocato poco, ha dimostrato anche quest'anno di essere il migliore al mondo. "Quando Novak ha giocato - ha affermato il 25enne di San Diego -, è stato il miglior giocatore di tutti. Su questo non c'è il minimo dubbio. Quando non ha giocato, cioè per buona parte di anno, abbiamo visto un sacco di risultati diversi, perché, quando lo si taglia fuori dalla competizione, il livello di tutti gli altri è vicinissimo e vince chi riesce a farsi protagonista della settimana migliore".

Fritz, poi, ha proseguito elogiando giustamente i traguardi da lui raggiunti: "Fortunatamente per me, penso che ci siano un sacco di aspetti positivi che posso portarmi dietro da questa stagione che è appena finita. Nonostante diversi infortuni che mi hanno condizionato nella parte centrale dell'anno, sono stato in grado di essere davvero solido e di chiudere nella top ten. Sono solo entusiasta di tornare al lavoro, perché voglio continuare a migliorare. L'anno prossimo cercherò di cementare ancora di più la mia classifica".

Un commento, infine, sulla sua prima esperienza alle Nitto ATP Finals: "Penso che l'evento sia fantastico: mi piace che si possa perdere una partita e avere ancora l'opportunità di vincere nel match successivo. È completamente diverso da quanto accade solitamente. Non mi era mai capitato di perdere una partita e poi dover subito essere pronto a giocare di nuovo. Penso che sia una buona lezione da imparare: rimanere concentrati tutto il tempo, giorno dopo giorno".

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