Diritti tv: Sky alza il prezzo, SuperTennis rischia di rimanere senza tornei Atp e Wta

A scriverlo è il quotidiano ItaliaOggi, che rivela alcuni retroscena della trattativa sui diritti tv dal 2024 al 2028

foto Ray Giubilo

Cattive notizie in vista per gli appassionati del tennis in tv - almeno per quelli che non sono abbonati a Sky. Secondo il quotidiano economico ItaliaOggi, infatti, sarebbe saltato il banco dell'accordo fra Sky e SuperTennis per un prolungamento del gentlemen agreement fra l'emittente pay e il canale tematico della Fitp.

Come è noto per il quinquennio 2024-2028 Sky, con un contratto che copre Regno Unito e Irlanda, Italia, Germania, Austria e Svizzera, Lussemburgo e Liechtenstein, ha acquistato i diritti di tutti i tornei Atp e Wta, dai 250 ai 1000, comprese Atp e Wta Finals. Si tratta di oltre 80 tornei, parte dei quali in passato veniva 'ceduta' (da Sky Italia) per quanto riguarda i diritti tv, in maniera totale o parziale, a SuperTennis, in uno scambio virtuoso che compredeva anche Coppa Davis, Wimbledon (alcuni match in differita), Internazionali di Roma e Next Gen.

«Al tavolo delle trattative - scrive Claudio Plazzotta - la tensione è però salita a mille poiché, secondo quanto risulta a Italia Oggi, le richieste fatte da Sky per la sublicenza di alcuni tornei femminili, di alcuni maschili Atp 250 e una partita in differita degli Atp 500 sono andate alle stelle, "otto volte quelle pagate da SuperTennis fino al 2023", fanno sapere fonti vicine alle parti». Colpa probabilmente dell'effetto Sinner, che hanno fatto esplodere l'audience del tennis in tv; forse nella vicenda ha giocato una sua parte l'atto di forza della Fitp che l'anno scorso ha voluto aggiudicarsi a sorpresa gli Us Open, ma queste sono solo ipotesi.

Visto che Eurosport mantiene i diritti di Australian Open (per altri dieci anni) e Roland Garros (fino al 2026), e Sky quelli di Wimbledon, di colpo SuperTennis si troverebbe con un palinsesto semivuoto, potendo contare solo su United Cup, Laver Cup, Billie Jean King Cup e soprattutto Us Open, che però si disputano di notte; più qualche Challenger, e, come aggiunge Plazzotta, «tantissime partite di padel». Insomma, sarebbe la fine di un'epoca molto favorevole per gli appassionati, che si erano trovati a poter godere di tantissimo tennis 'in chiaro' e gratis. Non tutto però è deciso, resta un margine di trattativa, dopo gli Australian Open potrebbe cambiare in parte lo scenario.

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