L’anno scorso un grave problema di salute ha rischiato di fermare la sua carriera, oggi Sonay Kartal ha sorpreso tutti e giocherà contro Sabalenka i suoi primi ottavi di finale in un WTA 1000

Sonay Kartal è la numero 83 del mondo e non ha niente da perdere. Questa sera – alle 23:00 ora italiana – scenderà in campo per sfidare Aryna Sabalenka negli ottavi di finale di Indian Wells ed è arrivata fino a qui dopo un percorso a ostacoli. Precisamente una settimana fa, lasciava il campo all’ultimo turno delle qualificazioni, sconfitta in 3 set da Clervie Ngounoue: “Ovviamente ero super delusa, ma è una delle cose dell’essere così vicina a entrare direttamente nel tabellone principale. Sapevo di avere una possibilità di essere una lucky loser”. E così è successo: con il ritiro di Sloane Stephens per un infortunio al piede, è stata richiamata per far parte del tabellone principale del BNP Paribas Open. Ed è andata avanti, partita dopo partita fino ad arrivare a sfidare la numero uno del mondo. La vita di Sonay Kartal ha preso una nuova e improvvisa direzione: si tratta infatti della sua prima volta agli ottavi di finale in un WTA 1000 e della sua prima volta come lucky loser. Da “perdente fortunata” ha sbaragliato le avversarie del main draw, diventando la donna con la classifica più bassa rimasta nel torneo. Nel suo match di apertura contro Lepchenko si è imposta con un 7/6(6) 6/2 e nessuno si sarebbe aspettato quello che è successo nel secondo incontro, una vittoria schiacciante contro la numero 16 del mondo Haddad Maia. Ecco allora un’altra prima volta per lei: un successo su una giocatrice top 20.
Quando Sonay Kartal, classe 2001, ha iniziato a giocare a tennis all’età di 6 anni presso il Pavillion & Avenue Tennis Club di Brighton, dove i campi sono all’aperto in riva al mare e dove si allena ancora oggi, non si aspettava tutto questo. Il suo primo ricordo legato al tennis è di quando è stata accompagnata per la prima volta ai campi per incontrare la sua attuale allenatrice, Julie Hobbs, ma è caduta per terra e aveva troppa paura di riprovare. Dopo molte insistenze Hobbs è riuscita a convincerla a tornare e da allora le due sono inseparabili. È grazie alla sua allenatrice e all’altro coach Ben Reeves, che dal 2019 è entrata stabilmente nel circuito ITF, dove ha vinto 14 titoli in singolare, nel 2022 ha debuttato nella squadra britannica di Fed Cup e dal 2023 cerca di inserirsi nei tornei maggiori della WTA.
Kartal è per metà turca e in turco il suo cognome significa ‘aquila’, per questo ha deciso di tatuarsela sul braccio sinistro. In tutto ha 13 tatuaggi, di cui un paio somiglianti a sua madre, ama gli animali, la musica, le scarpe e i suoi idoli fin da bambina sono Kim Clijsters, Roger Federer e Andy Murray. È ispirandosi a loro che non ha mollato mai e contro ogni previsione ha raggiunto la seconda settimana nel Tennis Paradise. Così Sonay Kartal è di nuovo spuntata fuori dal nulla sorprendendo tutti. Perché era già successo che la giocatrice britannica uscisse fuori dal cilindro proprio quando nessuno se l’aspettava. Infatti, l’anno scorso a Wimbledon, dopo aver vinto tre partite di qualificazione, ha superato due top 50, Sorana Cirstea e Clara Burel. Si è spinta fino al terzo turno nel suo torneo di casa e la sua corsa è stata arrestata solamente dalla numero due del mondo Coco Gauff. È proprio questa esperienza che può aiutarla oggi contro Sabalenka: “Ho imparato così tanto da quella partita contro Coco. Ci vai con la sensazione di dover dare il massimo, devi essere perfetta. Ho la sensazione di dover quasi esagerare”. La tennista inglese dopo Wimbledon ci ha preso gusto con queste apparizioni sorprendenti e a settembre 2024 ha pescato un’altra magia dal cilindro: ha conquistato il Jasmin Open in Tunisia, avendo vinto tutte e sette le partite, di cui qualificazioni incluse. Si tratta del suo primo titolo WTA 250 e ci è arrivata dopo un inizio di stagione come numero 250 del mondo.
Dopo il successo turco la sua sorte è cambiata ed è cambiata nonostante abbia avuto un grave problema medico (che non ha voluto rendere noto). La sua carriera, infatti, solamente un anno fa era in pericolo a causa di una difficile situazione di salute che ha richiesto il ricovero in ospedale: “Non avevo idea se avrei giocato ancora. Era un terno al lotto quello che sarebbe successo. Ha cambiato al 100% la mia prospettiva”. Nonostante le domande insistenti da parte della stampa, Kartal ha rifiutato di rivelare la malattia ed è giusto rispettare la sua privacy. Siamo felici, però, che sia tornata a giocare perché questo le ha dato modo di sorprendere ancora, arrivando agli ottavi di finale di Indian Wells. Si è presentata qui come numero 83 nella classifica mondiale e, anche in caso di sconfitta contro Sabalenka, raggiungerà da lunedì prossimo la posizione 63, suo best ranking.
Si è presentata ai campi nel deserto californiano con una calma incredibile e invidiabile, tanto che in un’intervista rilasciata al BNP Paribas Open le hanno chiesto da dove le venisse: “Sono sempre stata super rilassata in campo e fuori dal campo. Direi che i miei genitori e i miei fratelli sono uguali. Direi anche che è una delle mie più grandi risorse”. Anche nel passaggio al tennis professionistico, Kartal ha mantenuto questa rilassatezza e pur essendo un aspetto su cui ha lavorato attivamente si ritiene fortunata che le venga naturale per la maggior parte del tempo. Ed è eccezionale come ci riesca, considerando che è la sua prima volta a Tennis Paradise, ma le similitudini con casa sua le rendono tutto più semplice: “I campi e le condizioni sono molto simili a quelli dove sono cresciuta: campi lenti e buoni per i rimbalzi nel vento, quindi mi sento decisamente a mio agio”. Comunque vada con Sabalenka, sarà una partita da cui imparerà molto, e Sonay Kartal sembra una ragazza che trae grandi insegnamenti dalle sue esperienze. Dalle sue fantasie, invece, scopriamo una ragazza piena di entusiasmo e ironia: alla domanda su chi inviterebbe a cena tra tre persone, presenti o passate, ha scelto Kim Clijsters, Kevin Hart e Michael Jackson.