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Oggi "Caro" vola a suon di ace

Termina ai quarti di finale la corsa di Roberta Vinci sull’erba di Maiorca. L’azzurra riesce a raddrizzare un match iniziato male contro la campionessa uscente Caroline Garcia, fino a conquistare cinque set-point nel secondo set. Ma la rivale si traveste da Ivanisevic, ne cancella quattro con altrettanti ace e la spunta per 6-2 7-6.
La famosa previsione di Andy Murray, che augurò a Caroline Garcia un futuro da numero uno del mondo, per ora rimane incompiuta, e salvo miracoli dovrebbe restarlo per sempre. Ma l’abbaglio preso al Roland Garros del 2011 dal tennista britannico, che invece numero uno lo è diventato sul serio, è comprensibile. A tratti, la francese sembra veramente in grado di giocare a livelli altissimi, e il suo tennis può lasciare a bocca aperta. Per informazioni chiedere agli spettatori dell’ultimo quarto di finale del Mallorca Open, oppure a Roberta Vinci, che ha avuto sulla racchetta cinque occasioni per trascinare il duello con la francese al set decisivo, ma se n’è potuta giocare appena una e ha finito per arrendersi 6-2 7-6. Cosa è successo? Che la Garcia si è travestita da Goran Ivanisevic, un altro che sull’erba sapeva il fatto suo, e su quattro dei cinque set-point ha sparato altrettanti ace, qualcosa che si è visto molto molto raramente a livello maschile, figurarsi fra le donne. Sembrava una macchina programmata per colpire la riga: l’ha presa due volte con la soluzione a uscire da sinistra, al servizio sul 5-6 per guadagnarsi il tie-break. Poi di nuovo sul 4-6 del game decisivo, stavolta da destra a uscire, e poi ancora sul 7-7, al centro. Non paga ne ha tirato un successivo per conquistarsi il primo match-point, e ha messo fine al confronto al secondo, quando un diritto della Vinci terminato lungo le ha permesso di chiudere una giornata lunghissima, iniziata nel primo pomeriggio con la conclusione del match interrotto giovedì per oscurità contro Jana Cepelova, sulla situazione di 2-2 al terzo set, e poi vinto per 6-3 6-7 6-3.
UN PIZZICO DI FIDUCIA PER LA VINCI
Nelle fasi finali del secondo set è condensato tutto il racconto di un match non particolarmente brillante, specialmente a causa di una Vinci che ha iniziato a giocare solamente nel secondo set. Sotto 6-2 2-1 e servizio per la rivale, la tarantina – in Spagna senza coach Francesco Cinà: evento molto raro – ha iniziato a colpire la palla con più sicurezza, ha recuperato immediatamente il break e ha finito per infilare un parziale di quattro giochi a uno che l’ha spedita a sorpresa a servire sul 5-3. Ma per quanto visto fino a quel momento un terzo set sarebbe stato ingeneroso per l’avversaria, brava a recuperare subito, poi guadagnarsi il tie-break e quindi andare a vincerlo in grande stile, col servizio in tutti i set-point affrontati in battuta, e con una gran risposta che ha costretto la Vinci all’errore sul 6-5, nell’unica chance che la tarantina ha potuto giocarsi col servizio. Sempre con la risposta la francese ha risolto il punto dell’8-8, e poi ha chiuso conquistando la sua terza semifinale dell’anno. Una semifinale che conferma il suo grande feeling con l’erba di Maiorca, dove nel 2016 ha vinto il suo terzo (e ultimo) titolo WTA in carriera, e nella quale si troverà la lettone Anastasija Sevastova, la stessa avversaria sconfitta dodici mesi fa nel match per il titolo. I quarti di finale restano invece un tabù per Roberta Vinci, che non li supera dalla prima settimana di febbraio del 2016, ma già l’aver vinto di nuovo due partite nello stesso torneo è un buonissimo risultato, perfetto per presentarsi a Wimbledon con un pizzico di fiducia in più rispetto alle ultime settimane. A occhio ne ha un gran bisogno.

WTA INTERNATIONAL MAIORCA – Quarti di finale
Caroline Garcia (FRA) b. Roberta Vinci (ITA) 6-2 7-6
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