Gli incendi, il fumo e le polemiche non hanno fermato gli Australian Open. Dopo le tanto discusse qualificazioni, è arrivato il momento dei big tra esordi incerti e possibili sorprese. La prima giornata, quella di lunedì 20 gennaio, vede impegnati i due cavalli di battaglia della truppa azzurra, gli unici due italiani tra le teste di serie. Matteo Berrettini ritorna ufficialmente in campo a distanza di un paio di mesi dalla Coppa Davis. Lecito mettere il punto interrogativo sull'allievo di Santopadre, voglioso di recuperare al meglio dalle fatiche del 2019. Nessun torneo di preparazione a Melbourne, fatta eccezione per il Kooyong Classic (esibizione): il romano sfida la wild card locale Andrew Harris, in una contesa da prendere con le pinze. Conosce bene il suo avversario invece Fabio Fognini, con cui ha subito una pesante eliminazione ai recenti Us Open. Si tratta di Reilly Opelka, gigante americano e ostacolo mai banale sulle superficie rapide. Il taggiasco può sfruttare il momento tutt'altro che brillante del classe 1997, iniziando a raccogliere punti importanti nella stagione della riconferma. Stagione della conferma - in termini diversi nel circuito maggiore - anche per Jannik Sinner. Dall'Italia i fari sono puntati sulla promessa di San Candido, elogiato anche da un certo John McEnroe ("Pochi talenti così negli ultimi dieci anni", ha detto di lui) in questi giorni di allenamenti e conferenze. Si preannuncia un primo turno da non sottovalutare con il beniamino di casa Max Purcell (numero 216 del ranking), proveniente dai tre turni di qualificazione. Appuntamento con la storia per Salvatore Caruso, costretto all'impresa per fare partita pari con un certo Stefanos Tsitsipas, che si consacrò in qualche modo l'anno scorso proprio qui a Melbourne, vittorioso su Federer. Partita pari sulla carta per Stefano Travaglia, nonostante le numerose posizioni di distacco da Christian Garin. Il braccio sublime di Ascoli protagonista con l'Italia in Atp Cup e recente finalista Challenger a Bendigo: la minor duttilità e predisposizione al veloce diminuiscono le chance del cileno. Si chiude la schiera tricolore con il nome di Martina Trevisan. La toscana, unica azzurra all'esordio lunedì, è al primo main draw Slam in seguito ad un tabellone cadetto di spessore, in cui spicca il successo su Bouchard nel turno decisivo. Il livello si alza nuovamente con un sorteggio (quello per i qualificati) che non le ha sorriso: dalle ore 01:00 italiane la grande sfida a Sofia Kenin, numero 14 del seeding.