Traduzione di Monica Zanelli - Foto Ray Giubilo
- Cos'è andato male oggi? Riesci a intravedere anche qualcosa di positivo?
"Questo è lo sport. Puoi giocare bene e avere la possibilità di vincere, mentre a volte giochi male e se il tuo avversario è in forma perdi. Tutto qua. Oggi ho perso ma devo congratularmi con Darcis, ha giocato bene".
- Ti abbiamo visto zoppicare un po' in campo. Hai avuto dei problemi fisici?
"Non è stata una buona giornata, ho fatto del mio meglio su ogni punto ma il mio avversario ha giocato bene. Ho avuto delle occasioni ma non sono riuscito a concretizzarle. È difficile adattare il gioco sull’erba se non ci hai giocato prima e quest'anno non ne ho avuto la possibilità. Non sono riuscito a trovare il mio ritmo".
- Ha influito il fatto di non aver giocato ad Halle?
"Quest'anno non ho avuto la possibilità di giocare ad Halle, per cui è difficile parlarne ora. L'unica cosa che posso dire è che oggi ho fatto del mio meglio ma non è stato sufficiente".
- Com'era la tua condizione fisica oggi?
"Non ho intenzione di parlare del mio ginocchio oggi, non è la giornata giusta. Posso solo congratularmi con Steve Darcis, ha fatto una grande partita. Ogni affermazione sul mio ginocchio sarebbe solo una scusa e non voglio cercare delle scuse quando perdo una partita in questo modo. Non ci sono scuse".
- Pensi che sia il caso di rivedere il tuo calendario? Non credi sia troppo faticoso giocare così tanto sulla terra, anche se è la tua superficie preferita?
"Non posso prevedere il futuro. Non posso sapere a priori quando programmo un calendario se sarà sbagliato o meno. Fino a sei ore fa era un calendario perfetto, adesso è pessimo. Non lo trovo giusto. Dopo il rientro dall'infortunio ho giocato quando mi sono sentito in forma e qui a Wimbledon sapevo che sarebbe stata dura e così è stato. La mia stagione è stata eccellente, con sette tornei vinti su nove e due finali, non l'avrei immaginato cinque mesi fa".
- Da quando sei rientrato, il French Open è stato la tua priorità?
"No, non ho alcuna priorità. Io do il massimo in ogni torneo, sia che si tratti di un 250, un 500 o un Grand Slam, ma è innegabile che il Roland Garros si adatti meglio al mio gioco".
- Questa sconfitta pesa o sarai in grado di lasciartela presto alle spalle?
"La vita continua, non è un dramma. Due settimane fa ho vinto un torneo fantastico e ora ho perso qui al primo turno. È il bello e il brutto di questo sport. Fa male perdere al primo turno, ma, come ho detto, la vita continua. La gente ricorda le vittorie, non le sconfitte, e io non voglio ricordare questa sconfitta".