Cosimo Mongelli
04 October 2018

A Pechino c'è un Fognini da ammirare

L'immenso Diamond Court di Pechino ospita uno dei migliori match stagionali di Fabio Fognini: perfetto in ogni zona del campo, tiene a bada Andrey Rublev e lo batte in due set. L'evento cinese può dargli ancora soddisfazioni. La rincorsa a Kei Nishikori è ad handicap, ma questo Fognini è in grado di sostenerla.

È un Fabio Fognini di altissimo livello, forse il migliore della stagione, quello che ha lasciato solo le briciole al futuribile campione russo Andrey Rublev. Un 6-4 6-3 in poco più di un’ora, a sigillare una partita in cui Fabio non ha rischiato praticamente nulla, e si è tirato fuori d’impaccio con classe e determinazione nei rari momenti di difficoltà. Quello al China Open sarà il secondo quarto di finale, in un ATP 500, nel 2018 di Fognini (aveva già colto la semifinale a Rio de Janeiro): un tassello importante, nella prospettiva difficile ma non improbabile di migliorare il best ranking. Nishikori, impegnato a Tokyo, non è così lontano. E questa versione di Fabio può credere nella miracolosa rimonta. La partita di oggi ha visto sin dalle prime battute un Fognini determinato e sul pezzo. Subito incisivo in risposta e pronto a cogliere le occasioni, si è preso il break (a zero) nel terzo game del primo set. Dopo aver cancellato, con bravura, l’occasione del controbreak, non concede praticamente più nulla. Rublev aumenta il livello del suo gioco ma non abbastanza per rimettere in piedi il set, chiuso da Fognini alla terza palla utile.

GRAN RENDIMENTO AL SERVIZIO
La musica non cambia nel secondo set. Fognini illude l’avversario con due palle break concesse nel secondo gioco. Ma oggi l'azzurro non ha voglia di regalare nulla. Non si lascia prendere dal nervosismo e, dopo aver cancellato il pericolo, si va a prendere il break nel game successivo. Gioca bene, Fognini. Gli scambi sono brevi e ad avere la meglio è sempre o quasi l’azzurro, che regala con il dritto punti da applausi. Serve anche bene, sparando sette ace, quasi sempre piazzati nei momenti decisivi. E il game che vale il terzo break dell’incontro e quindi la vittoria finale è un riassunto del talento del nostro. Che, duole ripeterlo, è sempre valso ben più della tredicesima posizione in classifica fin’ora raggiunta. Nei quarti di finale, ora, c’è Marton Fucsovics. E la possibilità di raggiungere la semifinale “vendicando” il mietitore degli altri due italiani in tabellone. In palio ci saranno punti molto preziosi.

CHINA OPEN – Secondo Turno
Fabio Fognini (ITA) b. Andrey Rublev (RUS) 6-4 6-3

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