Quando il brutto del calcio si infila nel tennis

Doppia polemica pallonara durante il Mutua Madrid Open: i tifosi di Atletico e Real non hanno preso bene il fatto che il madridista Rafa Nadal (che intanto ha raggiunto i 50 set vinti di fila sulla terra) abbia indossato una maglia dell'Atletico. Fischi durante la celebrazione per gli 80 anni di Manolo Santana perché è stato premiato da Emilio Butragueno, leggenda del Real.

Non ci sono molti paesi in cui il calcio è vissuto in modo viscerale come in Italia. Tra questi, indubbiamente, la Spagna. Non c'è dunque da stupirsi per un paio di vicende che stanno colorando il Mutua Madrid Open, ormai giunto al weekend finale. La prima ha riguardato Rafa Nadal, la seconda lo ha visto solo spettatore, con protagonisti Manolo Santana ed Emilio Butragueno. Ma andiamo con ordine. La scorsa settimana, Rafa era allo stadio Wanda Metropolitano per la semifinale di Europa League tra Atletico Madrid e Arsenal. A un certo punto, si è legato attorno al collo la maglia ufficiale dei “Colchoneros”. Rafa è un dichiarato tifoso del Real Madrid: se gli avevano fatto passare una foto di bambino in cui indossava la maglia del Barcellona al Camp Nou (lo zio Miguel Angel è stato un grande giocatore dei blaugrana), stavolta non gliel'hanno perdonata. I social network si sono scatenati, peraltro da entrambe le fazioni. E nei primi giorni del torneo non si è parlato d'altro. Nella prima conferenza stampa, Rafa è stato costretto a toccare l'argomento. “In questa società c'è un problema – ha detto il numero 1 del mondo – per sembrare un vero tifoso di una squadra, devi essere nemico di un'altra. Io faccio il tifo per il Real Madrid, ma ho molti amici dell'Atletico. Giocavano in una competizione europea contro una squadra britannica. Semplicemente, sono andato a sostenere l'Atletico. Mi hanno invitato e ho voluto godermi la serata, vedere una bella partita di calcio”.

"FACEVA UN PÒ FREDDO..."
​Frasi sacrosante, ma poco comprensibili per chi vive il calcio come una religione, in cui la rivalità è il pepe della competizione. E allora Nadal è stato costretto a spiegare il perché della maglia dell'Atletico utilizzata a mò di sciarpa. “Il presidente del club me l'ha regalata. Era sera, faceva un po' freddo, allora l'ho usata come sciarpa. Questo è tutto. Ma è sempre la stessa storia. Direi che c'è un po' di ipocrisia, o forse potrei dire che voi giornalisti dovete scrivere troppe cose, anche occuparvi delle più stupide”. Nel corso della stessa conferenza, Nadal ha parlato del Clasico tra Barcellona e Real Madrid dello scorso weekend, pronunciandosi sulla questione arbitrale. A suo dire, ogni lunedì sarebbe opportuno se ci fosse una giuria per valutare l'operato arbitrale, in modo da "rendere più facile la loro vita”. Quando l'Italia avrà un tennista della fama e della qualità di Nadal, prepariamoci a vivere situazioni del genere anche dalle nostre parti...

I FISCHI A BUTRAGUENO
Il secondo episodio è avvenuto giovedì sera, subito dopo la vittoria dello stesso Rafa contro Diego Schwartzman. Un 6-3 6-4 di routine che però ha un certo valore statistico: battendo in due set l'argentino, ha portato la sua striscia vincente sul rosso a ben 50 set, battendo un record che durava dal 1984, anno d'oro di John McEnroe, capace di vincere 49 set consecutivi sul sintetico. Nei quarti, il maiorchino misurerà i progressi di Dominic Thiem, battuto severamente tre settimane fa a Monte Carlo. Dopo la partita, gli organizzatori hanno organizzato un omaggio per Manolo Santana. Non poteva esserci luogo e momento migliore: era il giorno del suo 80esimo compleanno. La celebrazione si è tenuta nello stadio a lui intitolato, durante il torneo di cui è direttore. Quella del 2018 è l'ultima edizione in cui Manolo riveste il ruolo: dall'anno prossimo, sarà sostituito da Feliciano Lopez. Tuttavia, anche questo caso c'è stata qualche polemica. Il clima festoso si è raffreddato quando è sceso in campo Emilio Butragueno, “El Buitre”, mitico centravanti del Real Madrid negli anni 80 e 90.

"MANOLO MERITA UN'OVAZIONE"
​Butragueno ha donato a Santana una maglietta del Real Madrid, firmata da tutti i componenti della rosa attuale, naturalmente con il numero 80. La sua presenza ha scatenato i fischi di una parte del pubblico, forse di fede “colchonera” (tra l'altro, ha seguito il match in tribuna Jan Oblak, portierone dell'Atletico). Prima di consegnargli la maglia, Butragueno ha ricordato che Santana è un acceso tifoso del Real Madrid, e che nello storico Wimbledon 1966 (primo Slam mai vinto da un tennista spagnolo) giocò con una maglia bianca in cui trovava spazio lo stemma delle merengues. C'era anche Rafael Nadal, rimasto in campo dopo il match per concedersi alle foto di rito. Il mini-evento è stato trasmesso dalla TV pubblica spagnola ed è stato condotto da Alex Corretja, che in ben due occasioni ha dovuto richiamare all'ordine il pubblico. Nel secondo appello, ha dovuto ricordare che si trattava esclusivamente di un omaggio d Manolo Santana e che avrebbe dovuto esserci un'ovazione anche da parte dei tifosi dell'Atletico o del Barcellona. D'altra parte, con entrambe le squadre qualificate per la finale delle rispettive competizioni europee (Champions per il Real, Europa League per l'Atletico), il clima calcistico a Madrid è decisamente frizzante. Ma il tennis dovrebbe restarne fuori.

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