Paolini, una vittoria che profuma di svolta

Splendido successo di Jasmine Paolini a Praga: batte la top-20 Daria Kasatkina. La russa si è infortunata sul 3-3 nel secondo, ma fino ad allora Jasmine l'aveva bombardata a suon di dritti vincenti, denotando una notevole personalità. Praga potrebbe essere il punto di svolta della sua giovane carriera. OK anche la Giorgi.

La più bella vittoria in carriera. Bastano sei parole per raccontare il 1 maggio di Jasmine Paolini. La ragazza di Bagni di Lucca ha superato nientemeno che Daria Kasatkina, n.15 WTA e terza testa di serie al torneo WTA di Praga. Difficilmente Jasmine potrà imitare l'impresa di Marco Cecchinato, che la scorsa settimana ha vinto a Budapest da lucky loser, ma la suggestione è inevitabile: lunedì aveva perso contro Antonia Lottner, ma i forfait di Karolina Pliskova e Marketa Vondrousova hanno mischiato le carte del tabellone, regalandole una sfida affascinante. Visto il modesto background di Jasmine nel circuito WTA (aveva raccolto la sua prima vittoria appena tre settimane fa, a Bogotà) si pensava che fosse un impegno fuori portata. Invece il secondo set di Genova, in cui aveva giocato alla pari – se non meglio – contro Elise Mertens, è stato la base su cui costruire una prestazione di personalità. Più che l'ottimo tennis, ha sorpreso il modo in cui Jasmine è rimasta in campo. Senza nessun timore, come se fosse già abituata ad affrontare certe avversarie. E nessuna paura di mostrare un pugnetto o un segno di incitamento dopo un bel colpo vincente. Il suo coach Renzo Furlan aveva pronunciato una frase che sapeva di sentenza: “Con il dritto ti può lasciare ferma”. In effetti, ha fatto grandi cose proprio con il suo colpo migliore. A partire dalla soluzione lungolinea, in corsa, che le ha permesso di acciuffare il tie-break nel primo set. Anziché farsi prendere dall'appagamento, Jasmine ha giocato con una personalità impressionante. Si è presa il punto del 4-1 con una coraggiosa discesa a rete e poi, riacciuffata sul 4-4, ha colto due punti consecutivi con un dritto fulminante e un rovescio vincente. Un paio di errori di misura restituivano il 6-6, ma Jasmine aveva ormai innestato il pilota automatico: dritto lungolinea vincente a prendersi il terzo setpoint, poi un altro vincente lungolinea dopo essersi aperta il campo con l'incrociato. Vale la pena raccontare la sequenza di colpi vincenti, perché descrivono la capacità di prendersi i punti senza aspettare che fosse l'avversaria a sbagliare. Perché la Kasatkina, almeno fino a quando la coscia sinistra ha fatto crack, non le ha regalato nulla.

UNA VITTORIA DA CAPITALIZZARE
​Tra le due c'è una discreta compatibilità tecnica: la russa spesso si limita a palleggiare o giocare di fioretto, condizione ideale per la Paolini. Contro la Mertens, per intenderci, aveva faticato di più. Sullo slancio, prendeva un break di vantaggio in avvio di secondo con un altro dritto a uscire, ma veniva riacchiappata. Sul 3-3 si è giocato un game combattuto, ma su una rincorsa verso destra la Kasatkina ha avvertito la prima fitta alla coscia sinistra. Alla terza avvisaglia di dolore, ha buttato via il game e chiesto l'intervento della fisioterapista. È uscita dal campo per farsi trattare ed è rientrata con una vistosa fasciatura. Più che menomata sembrava preoccupata, come se giocasse con un pizzico di paura. La Paolini è stata brava a non farsi distrarre: l'ennesimo colpo vincente, in reazione a una smorzata della Kasatkina, le ha regalato un posto negli ottavi. La sua prossima avversaria sarà Anna Karolina Schmiedlova. “Incredibile, è la più bella vittoria della mia carriera – ha detto Jasmine – ho avuto bisogno di restare concentrata fino alla fine perché lei si è infortunata. Sapevo che avrei dovuto mantenere inalterato il livello di gioco. Ovviamente è una sorpresa perché sono entrata in tabellone come lucky loser. Sapevo che sarebbe stata dura, ma ho provato a giocare il mio tennis e ha funzionato”. Ma qual'era il piano di gioco? “Restare il più possibile vicino alla linea, in modo da spingere su ogni palla, provare a non arretrare e colpire la palla in anticipo”. Difficile dire se questa partita segnerà una svolta: sarà importante il match contro la Schmiedlova, recente vincitrice a Bogotà e pure lei reduce da una tornata di Fed Cup. Dovesse andare ancora avanti... si potrebbe pensare che il 1 maggio 2018 abbia segnato una linea di passaggio. In caso contrario, si sta costruendo la consapevolezza di poter giocare contro le più forti. Numero 144 WTA, Jasmine ha mostrato picchi importanti. Adesso avrà bisogno di continuità. A Praga, nel frattempo, è giunta negli ottavi anche Camila Giorgi: pure lei ha colto una vittoria di rilievo contro Barbora Strycova. Il risultato non sorprende perché la Giorgi ha spesso dimostrato di poter battere chiunque. Il problema resta la capacità di farlo con regolarità, torneo dopo torneo. A Praga c'è una chance, poiché la parte alta del tabellone è povera di grandi giocatrici. Tra le teste di serie è rimasta la sola Mihaela Buzarnescu. Oggi Camila sfiderà l'altra lucky loser Tamara Korpatsch e partirà favorita, ma le bucce di banana sono dietro l'angolo. Dovrà essere brava a schivarle.

WTA INTERNATIONAL PRAGA – Primo Turno
Jasmine Paolini (ITA) b. Daria Kasatkina (RUS) 7-6 6-3
Camila Giorgi (ITA) b. Barbora Strycova (CZE) 6-0 2-6 6-2

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