Cecchinato: “Lavoro duro per i top-20”

Poco spazio per i rimpianti: il Roland Garros di Marco Cecchinato resta una grande avventura. “Avessi vinto il secondo set, forse sarebbe stato un match totalmente diverso”. Dopo Parigi ci sarà un cambio di programmazione e, soprattutto, di obiettivi: il palermitano punta a centrare i top-20 ATP.
Non può esserci delusione nei pensieri di Marco Cecchinato. Un anno fa, di questi tempi, stava preparando il torneo Challenger di Caltanissetta (dove avrebbe perso nei quarti), mentre adesso si gode la semifinale a Parigi e l'attenzione dei giornalisti di tutto il modo. Per questo, la soddisfazione per l'avventura parigina ha superato lo scoramento per una partita persa. Ecco le parole dell'azzurro nella conferenza stampa dopo il successo.

Grande torneo. La gente ha ricordato Gustavo Kuerten, che aveva giocato solo Challenger prima di venire qui. Penso che anche tu abbia giocato Challenger in Spagna. Il livello è così alto oppure ti sei improvvisamente sentito a casa durante questo Roland Garros?
Per me è stato un torneo speciale. Ho giocato due set allo stesso livello di Dominic Thiem. Penso che sia il secondo-terzo miglior giocatore sulla terra battuta. Per me, in questo momento il livello è molto buono. E dopo questo Roland Garros sono molto molto felice.

Come è stato giocare contro un avversario che gioca il rovescio a una mano come te? È più facile o più difficile?
Sì, è difficile, ma penso che il rovescio di Dominic Thiem sia uno dei migliori al mondo.

Nel secondo set hai iniziato a girare attorno al tuo rovescio per giocare il dritto. È qualcosa che fai ogni volta oppure è stato a causa del suo modo di giocare e la sua tattica?
Ho avuto due setpoint, e credo che che abbia giocato una smorzata vincente con il rovescio. Ho avuto molte chance nel secondo set contro Thiem, ho giocato al suo stesso livello e per me, oggi, è stato buono.

Per te è stato frustrante non vincere il secondo set? È sembrato che avresti potuto far girare il match a tuo favore.
Se avessi vinto il secondo set, credo che il terzo sarebbe stato totalmente diverso. Dopo averlo perso sono andato un po' giù mentalmente, ma anche fisicamente. Avevo giocato tanti match, penso che sia normale.

Hai appena giocato la semifinale al Roland Garros. Cosa devi fare per mantenere questo fantastico standard? Qual è l'aspetto del tuo gioco che pensi di dover migliorare, oppure, quali sono le cose che ti hanno portato da avere questi successi?
Per me è stato speciale. Oggi è stato importante giocare contro Dominic. Ho bisogno di lavorare ancora di più per entrare tra i primi 10 o i primi 20, così questi match sono molto importanti. Dovrò parlare con il mio team: voglio lavorare di più per entrare tra i top-20.
Quali sono i ricordi più belli, le immagini che ti porti via da questo torneo?
Penso oggi, tutto il giorno. Sentire il Philippe Chatrier intonare “Forza Marco” dopo ogni punto. Credo che sia stato il momento migliore. Giocavo contro un top-10, ma oggi il pubblico era tutto per me.

Se Thiem dovesse giocare come oggi, cosa pensi che possa fare in finale?
Credo che per lui sia possibile vincere il Roland Garros contro Rafael Nadal o Juan Martin Del Potro. Non so chi vincerà, ma lui ha molti colpi a disposizione per vincere contro Rafa o contro Del Potro.

Hai giocato partite straordinarie. Quanto sei orgoglioso di questo Roland Garros? Quanto significa per te? E hai imparato qualcosa su di te che potrà aiutarti in futuro?
Credo di aver iniziato due mesi fa, non due settimane fa. Il mese scorso ho vinto a Budapest. Credo di aver iniziato a giocare molto bene a Monte Carlo. Penso di aver giocato molto, molto bene ogni settimana. È molto diverso rispetto all'anno scorso, voglio continuare così.

Cosa si sente nel giocare su un campo speciale come il Philippe Chatrier? E ti piace giocare sull'erba?
Oggi è stato incredibile vedere lo Chatrier pieno. Per me è stata la prima volta, dunque molto speciale. Sull'erba... non so. Vedremo.

Puoi spiegarci il segreto della tua smorzata?
No, no, no. È un mio segreto (ride).

Cambierai programmazione dopo questo torneo, oppure giocherai gli stessi tornei?
Sì, certo. Ho bisogno di un po' di riposo, poi forse giocherò Eastbourne prima di Wimbledon. Poi giocherò a Wimbledon. Con questa classifica, la mia programmazione sarà totalmente diversa. Dopo Wimbledon giocherò a Umago e Amburgo. Dopo, non so. Vedremo.

Pensi che riceverai un particolare benvenuto al tuo ritorno in Italia?
Beh, penso di sì (ride). Specialmente a Palermo.

Pensi che gli ultimi mesi e gli ultimi giorni al Roland Garros ti abbiano convinto che puoi competere contro i migliori al mondo?
Sì, penso sia possibile competere ogni giorno. In ogni partita ho giocato molto bene contro top-10, top-20, top-30. Adesso penso positivo e credo di poter aspirare a un posto tra i top-20 ATP.
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