PARTE 2
Si veste mai sexy per lui?
«Vorrei, ma poi mi manca il coraggio. Ho sempre un po’ paura di come potrei sentirmi».
Per una serata romantica con suo marito qual è l’abbigliamento ideale?
«Qualcosa di comodo: niente tacchi, quelli li metto solo quando ho impegni di rappresentanza, per lavoro. Non voglio uccidere i miei piedi, preferisco si rilassino con qualcosa di più confortevole».
Però alla festa di Wimbledon anche nel 2012, come nel 2011, è stata vestita da Robert Deacon, uno stilista inglese molto trendy che è stato allievo di Ungaro e che le impose delle scarpine parecchio fetish. Chi è il suo stilista preferito, a parte lui?
«Mi piace Gucci. Mi piace il fatto che se compri un suo capo lo puoi utilizzare per diversi anni, perché non va mai fuori moda. Amo il suo stile. Però guardo anche altro, faccio un mix»
E’ vero che sua madre non guarda mai le sue partite?
«Sì. Tante volte le ho chiesto di viaggiare con me, ma mi ha sempre detto di no perché si innervosisce troppo. Esce addirittura di casa, e poi sono gli altri membri della famiglia a mandarle un messaggio quando è finita.
Bizzarro: la finale del Roland Garros nel 2011 è stata vista da 116 milioni di cinesi, ma non da sua madre...
«C’è stata una sola eccezione. Dieci anni fa mi vide giocare per la prima volta. Era un torneo nella mia città. Giocai un singolo e un doppio misto. Quando finii le chiesi ‘ti è piaciuto?’ E lei: ‘il doppio misto è molto meglio del singolo’. E io ‘ok, scordati tutto!’. Proprio non concepisce il tennis. Per lei è uno sport senza senso».
Ma è una donna forte...
«Fortissima. Mio padre è morto quando io ero ragazzina, ed è stata lei a tirarmi su da sola. Non è stato affatto facile, in quegli anni in Cina. Io non ne sarei stata capace».
Na, lei è una brava cuoca?
«No, sono terribile. So cucinare solo del riso con della salsa di soia. In quello me la cavo».