09 October 2013

Murray: addio Masters di Londra

Il giocatore scozzese, reduce dall'operazione alla schiena, è costretto a rinunciare alle Atp World Tour Finals 2013... di GIORGIO VALLERIS

Murray: addio masters di londra

di Giorgio Valleris - foto Getty Images

Non ce la fa. Niente da fare per Andy Murray che non ce la fa a recuperare dall'operazione alla schiena a cui si è sottoposto un paio di settimane fa, subito dopo gli US Open ed è costretto al forfait londinese, nonostante avesse la qualificazione già in tasca da tempo. Andy non parteciperà alle Atp World Tour Finals 2013 (dove ha raggiunto per 3 volte le semifinali) e dunque non scenderà in campo nella 'sua' Londra che l'ha ammirato vincere a Wimbledon.

"Sono molto dispiaciuto di non poter partecipare all'edizione di quest'anno - ha detto Andy -, adoro giocare a Londra, di fronte a questo pubblico fantastico. Tutti i giocatori fanno sempre del loro meglio per qualificarsi e giocare a Londra: farò di tutto per esseci l'anno prossimo". Delusione, ovviamente, anche da parte degli organizzatori che perdono il beniamino di casa nonché uno dei sicuri protagonisti del Masters. "Ci dispiace che Andy non possa esserci - ha fatto sapere il direttore del torneo Andre Silva -, ha avuto una stagione memorabile e naturalmente ci mancherà. Gli auguriamo di recuperare al più presto".

A dire il vero la notizia non sorprende: le possibilità che Murray riuscisse a presentarsi in condizioni accettabili ai primi di novembre erano davvero poche; inoltre sia il tennista che coach Ivan Lendl avranno preferito non correre rischi inutili che avrebbero potuto portare a guai peggiori nella prossima stagione. D'altra parte i dolori alla zona lombare avevano già costretto lo scozzese a gettare la spugna prima ancora di scendere in campo al Roland Garros, giocandosi lo Slam parigino. In vista degli Australin Open meglio evitare azzardi...

Oltre ai già qualificati Nadal, Djokovic e Ferrer, in lizza per i cinuqe postiu ancora da assegnare ci sono Del Potro, Berdych, Federer, Wawrinka, Tsonga e Gasquet. La caccia è aperta...

 

 

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