Marco Caldara
17 March 2017

Carreno Busta: una semifinale da top-20

Splendido risultato per il 25enne di Gijon: a livello Masters 1000 aveva raggiunto solamente una volta il terzo turno, ma a Indian Wells gli è andato tutto alla grande. Fra bravura e fortuna (non ha affrontato nemmeno un avversario più forte di lui) eccolo in semifinale, dopo aver cancellato due match-point a Pablo Cuevas. E con un posto al tavolo dei primi 20 del mondo prenotato per lunedì mattina.
Pablo Carreno Busta ha una lunga lista di persone da ringraziare. Da Vasek Pospisil che ha fatto fuori Andy Murray a Pablo Cuevas che ha eliminato David Goffin, passando per Fabio Fognini (giustiziere di Tsonga) e Roberto-Bautista Agut, il cui forfait al terzo turno ha regalato al 25enne di Gijon il passaggio agli ottavi di finale. Ma è giusto, sacrosanto, che gli applausi siano tutti per lui, dopo il 6-1 3-6 7-6 con cui ha fatto fuori Cuevas nei quarti di finale del Masters 1000 di Indian Wells, peraltro salvando due match-point. Un successo che gli ha permesso di agguantare un po’ in sordina, senza eliminare nessun giocatore più forte di lui, un’incredibile semifinale: ennesimo step di una carriera svoltata nella seconda parte del 2016. Era fra i top-100 da quasi tre anni, e ci sarebbe arrivato molto prima se a 21 anni un’ernia discale non l’avesse tenuto dai campi per quasi sette mesi facendolo sprofondare oltre la 750esima posizione (quando era intorno al numero 130), ma faticava a combinare chissà cosa. Poi, di colpo, ha trovato la quadra del cerchio: ha vinto il primo titolo ATP a Winston Salem, entrando fra i primi 50 e capendo che il suo tennis può funzionare a meraviglia anche sul cemento, quindi si è regalato una seconda corona a Mosca conquistando la top-30, e nell’ultimo periodo una magnifica condizione psico-fisica gli sta permettendo di fare miracoli. Fra Buenos Aires, Rio de Janeiro e San Paolo l’allievo di Samuel Lopez e Cesar Fabregas ha messo insieme la bellezza di 480 punti, e ora eccone altri 360 dalla California, che il prossimo lunedì gli apriranno per la prima volta le porte dei primi 20. Una dimensione che, per uno che a livello Masters 1000 aveva vinto appena sei incontri (raggiungendo il terzo round solo nel 2014 a Monte Carlo) fino a poco tempo fa pareva lontanissima. Invece ha mostrato di meritarla, anche cancellando nel momento più prezioso l’1-3 dei precedenti.
UNA VOLÈE ALTA CHE SINTETIZZA IL SUO TENNIS
E pensare che, nonostante l’abbia definito il suo Masters 1000 preferito grazie alle splendide facilities, in carriera a Indian Wells lo spagnolo aveva vinto solamente un incontro, lo scorso anno con il russo Donskoy. Stavolta gli è andata decisamente meglio: prima Gojowczyk, poi il forfait di Bautista Agut, poi Lajovic e quindi Cuevas, che nel finale le ha provate tutte per batterlo, ma non c’è stato verso. Dopo aver recuperato l’iniziale 1-3, Carreno Busta ha dovuto fronteggiare un primo match-point sul 5-4 30-40, comandando il punto con coraggio e chiudendo con uno smash su un lob giocato in tuffo da un generosissimo Cuevas. Con un pizzico di malizia, l’uruguaiano ne ha approfittato per chiamare un medical time-out per farsi medicare la mano destra sbattuta a terra nel tuffo, e magari sperare di mandare in tilt il rivale, ma lo spagnolo non ha perso la concentrazione. Al rientro in campo dopo lo stop ha tenuto la battuta, poi ha cancellato un secondo match-point sul 5-6 difendendosi da campione su una splendida di Cuevas, e successivamente ha avuto la forza di risalire la corrente anche nel tie-break, inizialmente favorevole al rivale. Per chiudere gli è bastato il primo match-point: servizio, diritto e poi la volèe alta di rovescio più preziosa della sua vita. L’esecuzione non è stata delle migliori, ma l’importante era il risultato. Un po’ come la sintesi del suo tennis: non è un personaggio da copertina, non ha un colpo devastante o uno stile di gioco che ruba l’occhio, ma è terribilmente efficace. E con continuità e consistenza eccolo lassù, in cima al tabellone, a sostituire il numero uno del mondo Andy Murray nella semifinale con Wawrinka o Thiem. Non sarà mai all’altezza di nessuno dei tre, ma anche lui ha trovato il suo spazio in mezzo ai grandi. Cosa che centinaia di altri giocatori ritenuti più forti non hanno saputo (e non sapranno) mai fare.

MASTERS 1000 INDIAN WELLS – Quarti di finale
Pablo Carreno Busta (ESP) b. Pablo Cuevas (ESP) 6-1 3-6 7-6
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