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Marco Caldara
08 August 2018

L’ATP cerca una nuova casa per le Finals

L'ATP ha aperto il bando per individuare la futura sede delle ATP Finals, il cui contratto con l'O2 Arena di Londra scadrà al termine dell'edizione 2020. Non è da escludere che il torneo possa restare lì, ma il sospetto è che l'ATP punti a trovare un'altra location. Il title sponsor Nitto e l'esempio della WTA giocherebbero per un ritorno in Asia...
Nel giorno del 37esimo compleanno di Roger Federer, l’ATP ha annunciato di aver aperto il processo di ricerca della nuova sede delle Nitto ATP Finals, torneo in cui il campione di Basilea detiene il record di titoli, con sei successi fra 2003 e 2011. Il contratto del Masters con l’O2 Arena di Londra scadrà al termine dell’edizione 2020, ma data la portata globale dell’evento l’ATP ha deciso di muoversi con oltre tre anni di anticipo rispetto alla prima edizione del nuovo contratto, così da valutare con estrema attenzione tutte le proposte. Trovare un impianto e una città che possano garantire gli stessi standard della capitale britannica non sarà facile: il torneo ci è arrivato nel 2009 da Shanghai e da allora è andato in costante crescita, con 250.000 spettatori in ogni edizione e una media di 95 milioni di telespettatori in tutto il mondo. Soprattutto, Londra si trova in una posizione strategica, sia perché il torneo che precede le Finals (anche se ora c’è una settimana di mezzo) si gioca a Parigi, sia perché la maggior parte dei partecipanti sono europei, in questo momento 6 su 8. Un dettaglio non indifferente che, insieme al tutto esaurito con 17.000 persone persino nelle sessioni pomeridiane, dovrebbe suggerire all’ATP di evitare di rincorrere di nuovo le enormi proposte economiche che arriveranno dall’Asia, dove il torneo si è giocato nel quadriennio precedente all’approdo sulle sponde del Tamigi. Tuttavia, ci sono un paio di fattori che mettono in guardia. Il primo è il title sponsor Nitto, multinazionale asiatica che avrà sicuramente piacere a vedere il torneo trasferito nel proprio continente, mentre il secondo è l’esempio delle Finals WTA. Fra le candidate a succedere a Singapore c’erano tre città europee (Manchester, San Pietroburgo e Praga) e un’asiatica, ma l’evento finirà proprio in quella, a Shenzhen, nel nome del più ricco contratto mai siglato dalla WTA.
LONDRA NON È ESCLUSA A PRIORI
Il nostro torneo di fine anno – ha detto il chairman dell’ATP Chris Kermode – ha ottenuto un successo incredibile sin da quando si è trasferito a Londra, e ci auguriamo che possa continuare a crescere anche nelle prossime tre edizioni sempre in programma all’O2 Arena, da qui al 2020. A Londra la popolarità del torneo e la sua statura ha raggiunto altezze mai toccate prima, che hanno attratto sull’evento l’interesse di numerose città, intenzionate a organizzarle in futuro. Sentiamo che sia arrivato il momento di intraprendere questa procedura su scala internazionale per assicurare all’evento un futuro di successo anche dopo il 2020. L’O2 ha alzato l’asticella molto in alto, e ci auguriamo che nel percorso possa arrivare anche la candidatura di Londra, per restare in città anche oltre il 2020”. L’ultima frase profuma di buona notizia, e se il contratto con Londra dovesse venire ulteriormente prolungato permetterebbe all’O2 di superare il record di edizioni consecutive del Madison Square Garden di New York (tredici, dal 1977 al 1989), ma la sensazione è che l’ATP sia intenzionata a cambiare aria, per trovare al proprio evento più importante – gli Slam, va ricordato, sono sotto l’egida dell’ITF – la diciassettesima sede della sua storia. Il compito di ricevere e valutare le candidature è stato affidato allo Sport Business Group della società britannica Deloitte, e il bando è aperto da oggi, senza alcuna condizione particolare legata né alla città né all’impianto. Le candidature andranno presentate entro il 2 novembre del 2018, mentre il 14 dicembre verrà resa nota una lista delle poche città in lizza per aggiudicarsi l’evento, che verrà ufficialmente assegnato non prima del marzo 2019. Nella sua storia, iniziata nel 1970 a Tokyo, il torneo di fine anno si è giocato in sedici sedi diverse, sparse in quattro continenti. Il più frequentato è stato l’Europa, con sette città e 23 edizioni totali, certe di diventare almeno 26. L’augurio è che il conteggio possa andare presto oltre.

ATP WORLD TOUR FINALS, TUTTE LE SEDI
Tokyo (Giappone) – 1970
Parigi (Francia) – 1971
Barcellona (Spagna) – 1972
Boston (Stati Uniti) – 1973
Melbourne (Australia) – 1974
Stoccolma (Svezia) – 1975
Houston (Stati Uniti) – 1976
New York (Stati Uniti) – 1977-1989
Francoforte (Germania) – 1990-1995
Hannover (Germania) – 1996-1999
Lisbona (Portogallo) – 2000
Sydney (Australia) – 2001
Shanghai (Cina) – 2002
Houston (Stati Uniti) 2003-2004
Shanghai (Cina) – 2005-2008
Londra (Regno Unito) – 2009-2020
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