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Numero 1 (del rosso) vs numero 1 (della Race)

Saranno Simona Halep ed Elina Svitolina, entrambe alla prima finale a Roma, a contendersi il titolo degli Internazionali d’Italia al femminile. La rumena sale a 10 vittorie di fila battendo la Bertens e promette battaglia, mentre la Svitolina approfitta del ritiro di Garbine Muguruza dopo appena cinque giochi, e sale al comando (!) della classifica stagionale.
La numero uno sulla terra battuta, per quanto mostrato fra Stoccarda, Madrid e Roma; e la numero uno della stagione 2017, almeno secondo la classifica Race to Singapore. Alla fine, vista l’assenza di Serena Williams, l’infortunio di Maria Sharapova e la sconfitta all’esordio di Angelique Kerber, agli Internazionali d’Italia al femminile è andata anche troppo bene. Simona Halep ed Elina Svitolina non offriranno uno spettacolo da sold out, e forse nemmeno delle premesse in grado di convincere a presentarsi al Foro Italico con qualche ora d’anticipo tutti coloro che il biglietto di domenica l’hanno comprato principalmente per la finale maschile, ma onestamente poteva anche andare peggio. Come detto, per un motivo o per un altro sarà comunque una delle migliori finali possibili, perfetta per testare di nuovo le condizioni della rumena in vista del Roland Garros (anche se non ce n’è troppo bisogno) e per capire se l’ucraina, una volta ultimato l’atteso aggancio alle prime 10 del mondo, può puntare anche alle primissime posizioni. Il suo 2017 sembra dire decisamente di sì, visto che si è già regalata tre titoli e andrà a caccia del quarto, agevolata dal ritiro di Garbine Muguruza dopo appena cinque giochi. La spagnola si è presentata in campo con una fasciatura alla gamba destra, e senza dare particolari segnali ha gettato la spugna quando il punteggio della seconda semifinale recitava 4-1 Svitolina. La verità è venuta a galla in conferenza stampa, quando la nativa di Caracas ha spiegato di aver avvertito un forte dolore cervicale nel corso dell’allenamento mattutino, nel provare a rispondere a un servizio del suo sparring partner. Ha capito subito che la situazione era piuttosto problematica, però ha deciso di provarci comunque, anche se la sua semifinale è durata ben poco. “Non volevo lasciare Roma senza fare un tentativo – ha detto –, magari pur servendo piano potevo giocarmela, invece non c’è stato verso. Quarto ritiro quest’anno? Vero, spero sia solo una coincidenza. Ma non sono preoccupata per Parigi”.
PRIMA FINALE A ROMA ANCHE PER LA HALEP
In precedenza, la prima semifinale aveva dato ragione (di nuovo) a Simona Halep, alla decima vittoria consecutiva dopo le tre che l’avevano portata in semifinale e le sei della settimana precedente a Madrid. Contro Kiki Bertens la rumena ha avuto qualche difficoltà solo nel primo set, lasciandosi recuperare per due volte, prima da 2-0 a 2-2 e poi da 5-3 a 5-5, con ben cinque set-point mancati nel nono gioco. Ma per cercare di rimanerle attaccata la Bertens ha consumato quasi tutte le energie che le sono rimaste, e da quel momento ha raccolto appena uno dei successivi nove giochi, contro una Halep praticamente perfetta. Alla rumena sta funzionando tutto alla grande: dopo il successo di venerdì contro la Kontaveit aveva parlato di stanchezza, ma a giudicare dalla sua semifinale i problemi maggiori dovrebbe averli la Svitolina, malgrado il suo impegno della vigilia sia durato appena una manciata di game. “La chiave della finale qui? La fiducia”, ha risposto la Halep in conferenza stampa. “Mi sento bene, sento bene la palla, non ho problemi fisici: tutto va alla perfezione. E pensare che prima di Stoccarda non aveva ancora giocato una semifinale, mentre ora sembra imbattibile, anche per il Roland Garros. “La differenza col 2016 (quando vinse a Madrid, ma a Roma perse subito, ndr) è che lo scorso anno non ero felice di dover giocare di nuovo appena arrivata qui. Stavolta invece sono venuta a Roma per andare in fondo, sin dal primo minuto, e sono molto più motivata. Lo scorso anno mi è servito da lezione, come qualcosa da non ripetere”. Quella di domani sarà la sua prima finale al Foro Italico, dove sia nel 2013 sia nel 2015 si era fermata al penultimo atto. “Sento un po’ di pressione, ma è pressione positiva. Domani sarà una battaglia, è una finale ed è normale che sia così. Ma sto bene, sento che anche se la mia avversaria sta giocando molto bene posso avere comunque la chance di batterla. Combatterò fino all’ultima palla”. Niente di nuovo, anzi. Conoscendola sarebbe molto strano il contrario.

INTERNAZIONALI BNL D’ITALIA – Semifinali femminili
Simona Halep (ROU) b. Kiki Bertens (NED) 7-5 6-1
Elina Svitolina (UKR) b. Garbine Muguruza (ESP) 4-1 ritiro
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