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Su Wei Hsieh, il Made in Taiwan non tradisce

Nonostante un matchpoint a favore, Simona Halep si arrende al terzo turno contro l'imprevedibile Su Wei Hsieh. La taiwanese incanta con un tennis che cancella ogni punto di riferimento, e raccoglie gli ultimi cinque game. “Amo tutto di Londra”. La parte alta del tabellone si apre a qualsiasi soluzione.

Lei dice di non sentirsi un'ammazza-grandi. Tuttavia, Su Wei Hsieh si diverte a creare scompiglio nei tabelloni degli Slam. Già capace di battere Konta, Radwanska e (soprattutto) Muguruza, si è tolta la soddisfazione di eliminare Simona Halep al terzo turno di Wimbledon. Una vittoria voluta, artigliata all'ultimo respiro, con tanto di matchpoint annullato e rimonta da 2-5 nel terzo set. Forte di un tennis ben diverso dagli standard attuali, si è imposta 3-6 6-4 7-5 e ha fatto impazzire la Halep, un po' come le accade con le sue compagne di allenamento. “Chi si allena con me diventa pazzo perché gioco la smorzata entro due colpi – ha raccontato la taiwanese – altrimenti, se non faccio la palla corta, tiro più forte che posso. Forse dovrei prendere una sparring fissa in modo da non far impazzire troppe ragazze!”. Con il denaro che guadagnerà a Wimbledon, potrebbe anche pensarci. “Anche se adesso mi sto sforzando nell'allenarmi in modo tradizionale”. Su Wei Hsieh si nutre di un'imprevedibilità di cui è vittima lei stessa. Le avversarie non hanno idea di cosa accadrà, ma è lo stesso anche per lei. È questo, forse, il segreto che le consente di essere così pericolosa. Non avrà troppa potenza, ma il suo stile può essere letale, a partire da un'insolita propensione per il gioco di volo. In certe situazioni può essere una tattica suicida, in altre può funzionare. Curiosamente, nel primo set, la Hsieh è stata molto più efficace con la seconda palla che con la prima. Riequilibrate le statistiche, si è aggiudicata il secondo set contro una Halep irriconoscibile, non tanto nel gioco, quanto nell'atteggiamento. Parlava troppo tra sé e sé, bofonchiava, era nervosa. “Il mio atteggiamento non è stato professionale” ha ammesso Simona dopo la partita, parlando apertamente di “stanchezza” dopo le fatiche della prima parte dell'anno. Tuttavia, nel terzo set è salita prima 3-1 e poi 5-2. Simona è nota per essere una terraiola, ma le sue ultime quattro apparizioni a Wimbledon avevano raccontato altro, almeno in termini di risultati: due quarti di finale e una semifinale.

FRAGOLE E ARAGOSTE
La rumena ha avuto un matchpoint sul 5-4, ma un gran rovescio della Hsieh ha tenuto in piedi la partita. Sullo slancio, ha vinto gli ultimi tre game (gli ultimi cinque in tutto) e ha conquistato un posto negli ottavi, laddove mancheranno nove delle prime dieci teste di serie. L'unica ancora in gara è Karolina Pliskova, anche se tutto sembra apparecchiato per un successo di Serena Williams. “È la più bella vittoria della mia carriera, la prima contro una numero 1 – ha detto la Hsieh – ho cercato di concentrarmi sul mio gioco e questo mi ha aiutato molto. Mi piace tutto di Londra: le fragole, i negozi, tutto. In campo ho cercato di sentirmi libera, lei ha giocato bene, tirava vicino alle righe. Se non avessi combattuto, non avrei vinto”. Per una volta, in conferenza stampa non le hanno chiesto del suo rapporto con la federazione di Taiwan, delle affermazioni della sua ex compagna di doppio (Shuai Peng, che dopo il loro successo – proprio a Wimbledon – aveva detto che Taiwan “non esiste”) o della bufala inventata dal padre, il quale sostenne che un'azienda cinese era pronta a investire cifre enormi su di lei pur di farla giocare per la Cina. Si è parlato soprattutto di cibo: per esempio, in questi giorni sta frequentando il noto “Burger&Lobster” di Londra, in cui mangia fragole e... aragoste. “Ma cercheremo qualcosa di nuovo. Però devo chiedere a mio nipote di 6 anni” ha scherzato. Avrà un paio di giorni per trovare posti nuovi, poi scenderà in campo contro Dominika Cibulkova, la grande esclusa dalle teste di serie per lasciare spazio a Serena Williams. Pare che l'esclusione l'abbia motivata: più in generale, la parte alta del tabellone è diventata terra di conquista. Le meglio piazzate rimangono Kerber (n.11) e Ostapenko (n.12), ma sembra esserci speranza per tutte. Da parte sua, la Halep è sembrata quasi sollevata all'idea di staccare la spina. “Non toccherò a racchetta per 2-3 settimane, farò tutto tranne che pensare al tennis. Non sono contenta di me, ero stanca e avevo male dappertutto, anche se lei ha meritato di vincere”. In fondo, l'obiettivo stagionale lo ha già raggiunto. Wimbledon sta raccontando altre storie.

WIMBLEDON DONNE - Terzo Turno
Su Wei Hsieh (TPE) b. Simona Halep (ROM) 3-6 6-4 7-5

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