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Riccardo Bisti
01 August 2018

Il destino segnato della Hopman Cup

Nonostante il maxi-ingaggio garantito a Roger Federer (che tornerà anche nel 2019), l'esibizione mista di inizio anno rischia di morire dopo la prossima edizione: dovrebbe essere inglobata dalla World Team Cup, e anche gli sponsor sembrano protesi verso la nuova manifestazione. A Perth si giocherebbero le fasi preliminari di un evento con un maxi montepremi di 20 milioni.

“Anatra morta”. È modo di dire della lingua inglese per definire una situazione senza speranza. Con questa definizione, Charlie Fancutt ha ribattezzato la sua invenzione, la Hopman Cup. Nata nel 1988, rischia di scomparire dopo l'edizione del 2019 in virtù dell'annuncio ATP, che nel 2020 lancerà una nuova World Team, Cup, una manifestazione a squadre che abbraccerà diverse città australiane nelle prime due settimane dell'anno. Il partner principale della Hopman Cup è l'ente turistico di Western Australia: supportato dal governo, sta valutando di trasferire gli investimenti proprio sulla World Team Cup. Senza soldi, molto difficilmente la manifestazione mista riuscirebbe ad andare avanti. Peraltro, molto probabilmente dovrà lasciare alla nuova competizione il fantastico scenario della Perth Arena. Secondo Fancutt, la scomparsa della Hopman Cup sarebbe una grande perdita per la città di Perth. Allo stesso tempo, tuttavia, sostiene che la formula attuale le avesse tolto un po' di credibilità. “Con l'introduzione del 'fast four', i set ai quattro game... la Hopman Cup che io McNamee abbiamo creato e sempre sognato era già morta. Detto questo, e lo dico con grande tristezza, Perth sta meglio con il nuovo evento ATP. Io amo Perth, è stato fantastico e voglio il meglio per gli appassionati di Western Australia: tuttavia, non ha senso combattere per un'anatra morta”. Da parte sua, Paul McNamee (l'altro co-fondatore) ha detto che la Hopman Cup è stata un evento molto amato, ma che il futuro “non è buono”.

UN EVENTO AFFASCINANTE
Grazie alla presenza di Roger Federer, le ultime due edizioni hanno avuto un grande successo. Nel 2018 c'è stato il record di pubblico, con 106.424 spettatori. Potrebbe succedere lo stesso dal 29 dicembre al 5 gennaio, quando Roger sbarcherà nuovamente a Perth (sembra che abbia strappato un ingaggio di oltre 1 milioni di dollari). Con la sua formula originale, con ogni incontro composto da singolare maschile, singolare femminile e doppio misto, in trent'anni ha accolto tantissimi campioni, praticamente tutti i più forti degli ultimi decenni. Tuttavia, la World Team Cup (che sarà gestita da ATP e Tennis Australia) offrirà 20 milioni di dollari e dovrebbe diventare l'evento tennistico più ricco dopo gli Slam, almeno se non dovesse passare la riforma della Coppa Davis (ne conosceremo il destino tra un paio di settimane; in caso di riforma, il montepremi sarebbe di 27 milioni). Secondo le ultime indicazioni. Le città di Perth, Adelaide e Brisbane dovrebbero ospitare le fasi preliminari del torneo, mentre le finali dovrebbero svolgersi a Sydney. Oltre alla Hopman Cup, dunque, sono a forte rischio anche i tornei ATP di Brisbane e Sydney, che potrebbero essere inglobati dal nuovo evento. Eventi di tradizione (soprattutto il Sydney International), ma tutto sommato sostituibili. Da parte sua, la Hopman Cup, pur non essendo un evento ufficiale, e senza distribuire punti ATP-WTA, ha un fascino particolare e desta sempre un certo interesse. Dovessero cancellarla, scomparirebbe un pezzo di tennis contemporaneo. E sarebbe un peccato.

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