LE AVVENTURE IN COPPA DAVIS
Ripensando al periodo universitario, gli manca il cameratismo tipico generato dal clima di squadra: per questo, la Coppa Davis gli sta dando una mano a creare qualcosa di simile. Gioca in Davis dal 2015, in un match del Gruppo II contro lo Sri Lanka, persa 3-2. All'epoca aveva 16 anni, ma ha subito avvertito il fascino della competizione. “Ricordo bene il mio esordio a Colombo, non sapevo bene cosa aspettarmi – ha detto – il pubblico era scatenato, ricordo un uomo che urlava a pieni polmoni e allora ho capito cona significava giocare in Davis. Fui capace di vincere il mio secondo singolare in cinque set in un caldo impressionante, portando il match al singolare decisivo, peraltro dopo aver vinto il doppio, sempre in cinque set, con il mio amico Giovani Samaha. Purtroppo perdemmo quella partita. Mi sento onorato nel rappresentare il mio Paese e sono davvero orgoglioso di giocare per il Libano. In campo giochi per la tua nazione: non vedi il tuo nome sul tabellone, ma il tuo Paese”. Habib è di origine americana: nato a Houston, in Texas, si è trasferito in Libano all'età di 5 anni con la famiglia. Ha iniziato a giocare all'età di 9 anni presso il Mtayleb Country Club sotto la guida del suo primo maestro, il belga Thomas Wille. “Ho iniziato per hobby e divertimento, ma mi sono reso conto che stavo migliorando molto in fretta”. Talmente in fretta da pensare che un ritorno negli Stati Uniti gli avrebbe consentito di coccolare il suo potenziale. Per questo, quando aveva 13 anni, si è spostato in California.