Riccardo Bisti
01 November 2018

Federer batte Fognini nel match della stanchezza

Nessuno dei due si esprime al meglio, ma lo svizzero fa valere un migliore rendimento in risposta e supera il numero 1 azzurro con il punteggio di 6-4 6-3. Il 2018 rimane comunque la migliore stagione nella carriera di Fognini, mentre lo svizzero approda ai quarti contro Nishikori. “Nei momenti importanti, ho servito meglio”:

Nei tre precedenti, Roger Federer non aveva dato scampo a Fabio Fognini. Certo, nella semifinale di Davis a Ginevra ci furono sprazzi di equilibrio, ma era un Roger vicino al suo massimo. Stavolta lo svizzero ha concesso qualcosa e dunque c'è qualche piccolo rimpianto per Fognini, che comunque ha chiuso il 2018 in uno splendido scenario, contro il migliore avversario possibile. Negli ottavi del Paris Rolex Masters, in una AccorHotels Arena vestita a festa, Federer è tornato a giocare a Parigi dopo tre anni e si è imposto col punteggio di 6-4 6-3. Gli è bastato un break per set per sbrigare la pratica e conquistare i quarti, in cui se la vedrà con Kei Nishikori. “Credo che fossimo entrambi lontani dal nostro miglior rendimento – ha detto Federer – ma abbiamo lottato con le armi che avevamo a disposizione. Nei momenti importanti, credo di aver servito meglio di Fabio. Quando avevo i piedi fuori dal campo era più dura. Lui colpisce la palla in anticipo e sa variare molto bene le direzioni. Ma sono molto contento perché significa che sto entrando nel torneo”. Nonostante fosse giovedì sera, è stato il primo match per entrambi in virtù del “mercoledì nero” di Parigi, con una valanga di forfait. Vincitore di 27 Masters 1000, Federer ha scelto di giocare a Bercy dopo la vittoria a Basilea per mettere un po' di tennis nelle gambe, in modo da presentarsi nelle migliori condizioni alle ATP Finals, in cui andrà a caccia del settimo titolo. E sarebbe record assoluto.

FABIO VERSO IL BEST RANKING
Federer ha portato il bilancio stagionale a 45 vittorie e 7 sconfitte, peraltro raggiungendo almeno i quarti in 10 tornei giocati su 12. Ha fallito l'obiettivo soltanto a Miami e allo Us Open. Contro Fognini ha vinto dieci set su dieci, evitando il long set in nove occasioni. Percorso netto anche stavolta, in 73 minuti di gioco. Lo svizzero ha giocato bene in risposta, raccogliendo il 46% di punti. Fognini ha avuto qualche possibilità: nell'ultimo gioco del primo set, per esempio, Roger non ha quasi mai messo la prima ma è comunque riuscito a portarlo a casa ai vantaggi. E poi sono arrivate delle chance nell'ottavo game del secondo set, con un paio di palle break che – se trasformate – avrebbero potuto dare una scossa emotiva al match. Per Fognini rimane un'ottima stagione, in cui ha fatto sognare l'agognato ingresso tra i top-10. Adesso sarà importante prendere le giuste decisioni in vista del 2019: a Vienna, infatti, aveva confidato di aver preso in considerazione la possibilità di un intervento alla caviglia perché gli dà fastidio da marzo ed è un problema con cui fatica a convivere. Tuttavia, ha ugualmente espresso del buon tennis e operarsi a 31 anni e mezzo sarebbe comunque una scelta rischiosa. Intanto ha ottime chance di chiudere l'anno al numero 12. Sarebbe best ranking, eguagliando Paolo Bertolucci. L'unico a poterglielo impedire sarebbe Karen Khachanov, che però deve arrivare in finale. Sarebbe una beffa.

PARIS ROLEX MASTERS – Ottavi di Finale
Jack Sock (USA) b. Malek Jaziri (TUN) 6-0 6-4
Dominic Thiem (AUT) b. Borna Coric (CRO) 6-7 6-2 7-5
Marin Cilic (CRO) b. Grigor Dimitrov (BUL) 7-6 6-4
Karen Khachanov (RUS) b. John Isner (USA) 6-4 6-7 7-6
Alexander Zverev (GER) b. Diego Schwartzman (ARG) 6-4 6-2
Roger Federer (SUI) b. Fabio Fognini (ITA) 6-4 6-3
Kei Nishikori (GIA) b. Kevin Anderson (SAF) 6-4 6-4
Nova Djokovic (SRB) b. Damir Dzumhur (BIH) 6-1 2-1 ritiro

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