I RIMPIANTI DELLA POTAPOVA
Le statistiche supportano le sensazioni della Danilovic: nonostante le oltre due ore e mezzo di gioco, e il fatto che si giocasse sulla terra battuta, ha tenuto un saldo positivo tra colpi vincenti ed errori gratuiti (47 a 46). Alla fine, per quanto abbia avuto tante chance, la Potapova ha pagato un saldo negativo, con 18 vincenti e 32 errori. La russa è partita meglio, scappando avanti di un break in avvio, ma si è fatta raggiungere e superare dalla Danilovic: al momento di servire per il set, la serba non è riuscita a chiudere (pregevole la smorzata della Potapova a sigillare il 5-5). Mostrando una certa solidità mentale, la Danilovic ha brekkato nuovamente a zero e poi ha chiuso al dodicesimo game. Ancora equilibrio nel secondo set: tutto regolare fino al 4-4, quando la Danilovic trovava il break che sembrava decisivo. Nel game successivo ha avuto un matchpoint, ma lo ha bruciato con un doppio fallo. Galvanizzata dal pericolo scampato, e spinta dal pubblico, la Potapova ha dominato il tie-break, chiudendolo con un ace. Il match è diventato bagarre nel terzo: la Danilovic è salita 2-0, si è fatta riprendere e si trovata per due volte in svantaggio di un break (3-2 e 4-3). La russa deve recriminare – e molto – per aver sciupato un vantaggio di 4-3 e 40-0. Perso quel game, si è spenta. Sotto 4-5, ha annullato due matchpoint ma il quarto le è stato fatale. Dopo l'ultimo punto, la serba si è sdraiata per terra, ebbra di gioia, mentre la Potapova è scoppiata in lacrime ancora prima della stretta di mano. La Moscow River Cup non è certo un torneo di primo piano, anche perché il calendario lo colloca quando le migliori hanno già fatto le valigie per gli Stati Uniti, ma pare chiaro che la serba e la russa saranno due ottime protagoniste nei prossimi anni. E chissà che la loro rivalità non possa diventare un “classico”.
WTA MOSCA – MOSCOW RIVER CUP / Finale
Olga Danilovic (SRB) b. Anastasia Potapova (RUS) 7-5 6-7 6-4