LA MEDIAZIONE DELLA MAMMA
Secondo “Mou”, la regola è ingiusta perché toglie alle giocatrici la possibilità di fare quello che sarebbero in grado di ottenere in un determinato momento della loro vita e della loro carriera. “È una regola contro le diversità, ma io penso che il tennis sia interessante perché diverso”. La regola è frutto di alcuni episodi vissuti negli anni 90. Il più eclatante ha riguardato Jennifer Capriati, baby fenomeno già famosa e milionaria a 13 anni. Top-10 l'anno dopo e campionessa olimpica a 16, quando aveva 18 anni ha visto deragliare la sua carriera per ragioni extratennistiche (il noto arresto per furto di bigiotteria e possesso di marijuana). Oggi le norme sono piuttosto restrittive: le ragazzine sotto i 14 anni non possono partecipare a tornei professionistici, mentre allo scoccare dei 14 possono giocarne fino a otto (più diciotto eventi giovanili). Il numero cresce gradualmente fino al compimento dei 18 anni. Avendo giocato quattro tornei, da qui a marzo potrà giocarne altrettanti. Nel frattempo – a parte i periodi di allenamento da Mouratoglou – continua ad allenarsi da solaa Delray Beach, sui campi di Pompey Park. Con lei, poche e fidatissime persone: papà Corey (che è anche il suo coach), mamma Candi e lo sparring partner Gaston Murray. I Gauff non amano le accademie, ritengono che ci sia troppa avidità. Da parte sua, Cori non nasconde le sue ambizioni e dice candidamente di voler diventare la più forte tennista di sempre. Frasi pericolosissime se a pronunciarle è una ragazzina, e tenendo conto dei precedenti. E allora l'aneddotica non è neanche così divertente. “Quando aveva 3-4 anni correva con i suoi cugini più grandi e non si dava pace, fino alle lacrime, se non riusciva a raggiungerli”. Ha raccontato la madre, che ancora oggi deve mediare nei litigi tra padre e figlia. Una volta i livelli di tensione erano ai massimi livelli ed è scesa in campo, inventandosi un'efficace metafora. “Fermi tutti, questa è la Svizzera. Se avete un problema, venite qui a discuterne”. Aneddoti che stanno avendo un po' troppa risonanza e che potrebbero rappresentare un'arma a doppio taglio.