Dodici mesi dopo, Carlos Alcaraz si conferma campione a Indian Wells. Nella rivincita della finale giocata lo scorso anno sempre contro Daniil Medvedev, a trionfare è ancora una volta lo spagnolo con il punteggio di 7-6(5), 6-1. Primo titolo per Alcaraz dallo scorso Wimbledon, che è tornato a giocare sul suo livello e si candida a essere protagonista anche nel 2024. Il back to back a Indian Wells mancava dal 2015-2016 a opera di Novak Djokovic.
Vinto il sorteggio e scelta la via della risposta, non paga la scelta di Alcaraz di far servire a freddo Medvedev che tiene a zero il turno di battuta e nel game successivo strappa il servizio allo spagnolo. L'operazione di contro break viene prima preparata nel corso del terzo gioco da parte di Alcaraz - tre le palle break non sfruttate - e poi completata nel successivo turno di risposta. Un inizio difficile per il russo al servizio che mette in campo appena il 50% di prime palle nei primi quattro turni di battuta, a fronte del 44% di punti vinti con la seconda. Come accaduto nel match con Sinner, il livello di Alcaraz cresce con il passare del tempo e perde solo quattro punti al servizio tra il sesto e l'ottavo gioco. Entrambi i giocatori provano a fare qualcosa diverso rispetto al loro repertorio: Alcaraz risponde leggermente più lontano per avere più tempo di colpire, Medvedev cerca di scendere più spesso a rete per togliere tempo all'avversario. Con una sola palla break a favore Alcaraz a partire dal sesto gioco, l'unico epilogo possibile del parziale è il tie-break. Il tasso tecnico che si raggiunge è elevatissimo e a conquistare il set è Alcaraz che si impone per sette punti a cinque con un mini-break nell'ultimo punto giocato, nonostante un'autentica prodezza di Medvedev che è valsa il punto del 5-3 per il russo.