L'edizione degli Internazionali BNL d'Italia appena conclusa ha visto la ricomparsa di qualche bagarino. D'altra parte, l'affollamento alle biglietterie (che negli ultimi anni erano quasi sempre chiuse, visti i parecchi sold out) ha favorito il business di chi offre la possibilità di saltare la coda in cambio di un prezzo maggiorato. Ma è già tempo di Roland Garros: l'alta corte di Parigi (Tribunal de Grande Instance) ha condannato il famoso sito “Viagogo” per aver messo in vendita i biglietti del torneo senza autorizzazione. In Francia, le regole sono precise: soltanto chi organizza lo spettacolo può vendere i biglietti di una manifestazione (in questo caso, la FFT), oppure i rivenditori autorizzati. Per il Roland Garros ce ne sono diversi, tra cui FNAC, Ticketnet e Digitick.Tuttavia, esistono siti non ufficiali e nemmeno autorizzati che raccolgono un buon numero di biglietti con l'ausilio di alcuni software e mettono in vendita, a prezzi abbondantemente gonfiati, anche posti che non hanno (ancora) a disposizione. Le strategie di Viagogo erano note da tempo, ma il fenomeno è proseguito fino a pochi mesi fa. La FFT ha capito che la misura era colma lo scorso novembre, quando sono comparsi i biglietti per il Roland Garros 2018 ancora prima che entrasse in vigore la biglietteria ufficiale (gennaio-febbraio 2018). “Abbiamo intentato una causa perché, di fatto, avevano comunicato la vendita di biglietti di cui non erano in possesso” ha detto Francois Lhospitalier, direttore legale della federtennis francese.