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Viagogo dovrà pagare 75.000€ alla FFT

La messa in vendita dei tagliandi per il Roland Garros a prezzi maggiorati, e ancora prima che fossero realmente disponibili, è costata alla versione francese del sito Viagogo una causa della federtennis francese. Esito: divieto di vendita e maxi-risarcimento. Ma sulla versione italiana i biglietti si trovano ancora.

L'edizione degli Internazionali BNL d'Italia appena conclusa ha visto la ricomparsa di qualche bagarino. D'altra parte, l'affollamento alle biglietterie (che negli ultimi anni erano quasi sempre chiuse, visti i parecchi sold out) ha favorito il business di chi offre la possibilità di saltare la coda in cambio di un prezzo maggiorato. Ma è già tempo di Roland Garros: l'alta corte di Parigi (Tribunal de Grande Instance) ha condannato il famoso sito “Viagogo” per aver messo in vendita i biglietti del torneo senza autorizzazione. In Francia, le regole sono precise: soltanto chi organizza lo spettacolo può vendere i biglietti di una manifestazione (in questo caso, la FFT), oppure i rivenditori autorizzati. Per il Roland Garros ce ne sono diversi, tra cui FNAC, Ticketnet e Digitick.Tuttavia, esistono siti non ufficiali e nemmeno autorizzati che raccolgono un buon numero di biglietti con l'ausilio di alcuni software e mettono in vendita, a prezzi abbondantemente gonfiati, anche posti che non hanno (ancora) a disposizione. Le strategie di Viagogo erano note da tempo, ma il fenomeno è proseguito fino a pochi mesi fa. La FFT ha capito che la misura era colma lo scorso novembre, quando sono comparsi i biglietti per il Roland Garros 2018 ancora prima che entrasse in vigore la biglietteria ufficiale (gennaio-febbraio 2018). “Abbiamo intentato una causa perché, di fatto, avevano comunicato la vendita di biglietti di cui non erano in possesso” ha detto Francois Lhospitalier, direttore legale della federtennis francese.

IN ITALIA VIAGOGO VENDE ANCORA IL ROLAND GARROS
La strategia di Viagogo era chiara: comunicare al pubblico che non c'erano biglietti disponibili (ovvio: non erano ancora in vendita!) e invitava a lasciare i contatti per poi ultimare le operazioni in un secondo momento. Tra l'altro, la FFT ha attaccato il sito anche per “violazione del marchio”, poiché era stato utilizzato il nome “Roland Garros”. La battaglia legale ha dato piena ragione alla federazione: a Viagogo è stata imposta l'immediata interruzione della vendita e di versare 75.000 euro alla FFT, 60.000 come indennizzo per danni e interessi, più 15.000 nel rispetto delle leggi francesi (articolo 700 del codice di procedura civile). “Questa sentenza ricalca quella ottenuta da altre leghe professionistiche contro Viagogo, in casi simili. È importante sottolinearlo: più li attaccheremo, più gli spettatori si renderanno conto che non è necessario andare su questo sito”. Sembra che diversi utenti abbiano inviato una segnalazione alle autorità competenti e alle associazioni dei consumatori francesi per denunciare la messa in vendita di biglietti dai costi eccessivi. A volte, i tagliandi risultavano falsi. In effetti, se diamo un'occhiata alla versione francese di Viagogo, non troviamo nessun biglietto per il Roland Garros: ci sono i tagliandi per il torneo di Ginevra, poi si va direttamente alla Mercedes Cup di Stoccarda, al via l'11 giugno. Tuttavia, la versione italiana del sito continua a mettere in vendita i biglietti del Roland Garros. Non viene utilizzato il termine “Roland Garros”, ma si parla di “French Open” e i tagliandi per la finale maschile vengono venduti a un prezzo minimo di 290 euro (quando sul sito del torneo i biglietti di terza categoria costano 175) fino a un massimo di 5.279 per un posto super esclusivo a bordocampo, con tanto di buffet e “tessera VIP”. D'altra parte, il business legato a questi eventi esiste da molto prima che nascesse internet. I bagarini ci sono sempre stati e continueranno ad esserci, in varie salse.

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