NIENTE SCELTE COMODE
Incidente di percorso, visto che poi ha raggiunto la semifinale a Marburg e passato un turno ai tornei ATP di Umago e Gstaad prima di tornare, finalmente, in Canada. È molto atteso al Masters 1000 di Toronto, tanto da aver ricevuto una wild card anche per il torneo di doppio insieme all'altra baby-stella Denis Shapovalov. Si presenta in Ontario con un buon bagaglio di partite, e pazienza se non ha giocato a Wimbledon (due anni fa, aveva raggiunto i quarti nella prova junior). “Ho solo 17 anni e abbiamo pensato di giocare più partite sulla terra, sviluppare la tattica, crescere fisicamente, e credo che abbia pagato”. L'investimento gli ha garantito la sua miglior classifica di sempre (n.134 ATP), anche se gli è costata la possibilità di giocare i tornei Challenger canadesi di luglio, non troppo distanti dalla sua abitazione di Montreal. A Gatineau e Granby avrebbe potuto giocare davanti a parenti e amici, ma sarebbe stato un rifugiarsi nella zona di comfort. Invece ha scelto una strategia che gli ha permesso di giocare tornei più grandi. “A inizio anno, il mio obiettivo era vincere più partite possibili nei Challenger e salire in classifica, oltre a vincere i primi match nel circuito ATP, magari arrivando in fondo a un ATP 250 o un 500 – dice Auger Aliassime – dando un'occhiata alla programmazione, ci siamo resi conto che i tornei sulla terra dopo Wimbledon offrivano tante opportunità. Non c'erano grandi tabelloni. Avrei giocato le qualificazioni, poi sono arrivate le wild card a Umago e Gstaad”. E così le difficoltà incontrate a cavallo tra il 2017 e il 2018 (con la sola eccezione del buon torneo a Indian Wells) sono definitivamente alle spalle. Semplicemente, il ragazzo sta maturando. “L'anno scorso sono andato in Asia per un mese e ho sofferto molto. Nelle ultime settimane non ce la facevo più, mentre stavolta è andato tutto velocemente. E i miei genitori mi hanno potuto raggiungere spesso”. A parte l'esordio in doppio, il sorteggio della Rogers Cup gli ha messo contro Lucas Pouille: match difficile, ovviamente, ma un test ideale per valutare la crescita. In caso di vittoria, festeggerebbe la maggiore età giocando un Masters 1000. Non sarebbe male.